Cronaca

Il maltempo in Sardegna ha causato almeno 100 milioni di danni

Il maltempo in Sardegna ha causato almeno 100 milioni di danni

 (Afp)

 Maltempo Sardegna

È di 100 milioni di euro la prima stima dei danni provocati dall’alluvione che la scorsa settimana si è abbattuta sul sud della Sardegna, causando una vittima. Intanto sull’isola è stata proclamata un’allerta gialla (ordinaria) per rischio idrogeologico per l’arrivo di un ciclone mediterraneo presente fra Spagna e Francia che porterà altri due giorni di temporali e piogge.

L’assessore regionale dei Lavori pubblici, Edoardo Balzarini, ha precisato che la stima dei danni sarà più accurata una volta che i comuni più colpiti avranno completato i conteggi. Sono otto quelli indicati nella delibera con cui giovedì scorso la Giunta regionale ha dichiarato lo stato d’emergenza nell’isola: Cagliari, in particolare la municipalità di Pirri, Capoterra, Assemini, Decimomannu, Tertenia, Castiadas, San Vito e Muravera, dove per il quinto giorno consecutivo sono proseguite le ricerche del pastore disperso dalla sera del violento temporale che ha flagellato il Sarrabus.

A questi si aggiungono altri centri della Città metropolitana di Cagliari, fra i quali Sestu, e Villaputzu. Nelle campagne, Coldiretti Cagliari stima in 5 milioni di euro i danni alle imprese agricole. “È un dato ancora parziale, in aggiornamento”, precisa il presidente provinciale, Giorgio Demurtas. “Purtroppo non è possibile stabilirne l’entità in pochi giorni. Basti solo dire che circa 20 allevatori da mercoledì non raggiungono i propri ovili e non sanno se troveranno tutti gli animali”.

Fra Capoterra, Uta, Assemini e Sestu, nel basso Campidano, la furia dell’acqua ha travolto, strade, recinzioni e allagato i campi coltivati a ortaggi, oltre ad alcune serre. A valle si contano animali morti, mentre di altri (bovini, suini e pecore) si sono perse le tracce da mercoledì prossime. Alcune vigne, dove fortunatamente la vendemmia era terminata, sono state allagate e dovranno essere ripulite dei detriti.

“Urgente ristabilire l’agibilità delle vie d’accesso degli agricoltori”

I tecnici dell’agenzia regionale Argea Sardegna hanno avviato le verifiche già da venerdì scorso. “Se la nostra preoccupazione maggiore va al pastore 37enne di cui purtroppo non si hanno notizie da mercoledì scorso”, ha osservato l’assessore dell’Agricoltura, Pier Luigi Caria, “è adesso prioritario garantire velocemente la messa in sicurezza e la piena agibilità delle vie di accesso verso le aziende di agricoltori e allevatori, anche in vista della più complessa stagione invernale”. “Nelle prossime settimane, per quanto di competenza dell’assessorato dell’Agricoltura, sarà necessario costruire un report generale su colture danneggiate o distrutte, serre e strutture compromesse, animali morti o pesantemente provati, impianti elettrici e idrici fuori uso”, aggiunge Caria.

“Sarà compito quindi dei singoli agricoltori segnalare i danni al Comune di appartenenza che, a sua volta, preparerà una relazione da presentare in Regione. A tal punto entrerà completamente in gioco Argea Sardegna che dovrà valutare sul campo, con rapporti specifici, la reale entità del danno subito dalle imprese. Ciò fatto, e superato almeno il 30 per cento di danni sulla produzione lorda vendibile, anche la Regione si attiverà con il governo, inviando richiesta di accesso alle risorse del Fondo di solidarietà nazionale”.

“Insieme ai soci”, interviene Luca Saba, direttore di Coldiretti Sardegna, “stiamo cercando di costruire una stima dei danni e affrontiamo anche le emergenze. C’erano diversi ovili e case rurali senza corrente elettrica, altri irraggiungibili per l’assenza delle strade. Da una prima stima emerge che i danni sono ingenti e purtroppo siamo consapevoli che nei prossimi giorni potrebbero anche aumentare”.

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