Cronaca

Sulle macerie del ponte Morandi nascerà un Memoriale per le 43 vittime 

Genova  ricorderà le vittime del crollo del ponte Morandi con un Memoriale, pensato dall’architetto Stefano Boeri insieme ai familiari delle vittime.

Si svilupperà in una sequenza di ambienti con diversi gradienti di intimità e trasparenza, dall’interno verso l’esterno: uno spazio destinato ai familiari di chi ha perso la vita il 14 agosto 2018, accessibile tramite un ingresso riservato su via Campi; il Museo della Memoria aperto a tutti, al quale sarà possibile accedere anche attraverso il Giardino della Memoria, e la Serra della Biodiversità mediterranea, che si affaccia sulla Promenade pedonale lungo torrente.

È quanto emerso mercoledì, nel corso della presentazione del progetto di fattibilità tecnica ed economica del “parco sotto il ponte” (Parco del Polcevera e Cerchio rosso).

L’intervento architettonico, che andrà a recuperare la parte nord-est del fabbricato industriale dell’ex Amiu, ospiterà parte delle macerie del ponte e materiali informativi ed audiovisivi sulla storia e le vicende del crollo.

Le parti ovest e sud dell’edificio saranno, invece, demoliti e sostituiti da una struttura leggera e trasparente, la Serra, che accoglierà tra gli altri la collezione delle felci arboree del Comune di Genova.

“Portando ampie porzioni di natura al proprio interno si interpreta un gesto di rinascita e speranza in un luogo di lutto” spiegano i fautori del progetto. Il piano terra dell’edificio che ospita attualmente gli uffici Amiu, a sud del lotto, potrà essere dedicato ai più piccoli grazie alla possibile riconversione in Ludoteca.

Il Memoriale sarà immerso in una sequenza di “stanze verdi”, giardini mediterranei con graminacee e perenni, alberi di mandarino in vaso, alberi da frutta, tigli e salici, e pavimentazioni in basalto e legno.

Dalla Promenade si potrà entrare in questo sistema di spazi intimi e protetti, ribassati rispetto alla strada.

“Quando ho visitato per la prima volta il capannone ex Amiu dove sono ospitate le macerie di ponte Morandi – ha spiegato Boeri – ho capito che in quel luogo, senza grandi trasformazioni, esistevano già le condizioni per un Memoriale: un luogo che fosse insieme rispettoso del dolore dei parenti delle vittime e potente nella denuncia e nella documentazione della tragedia del 14 agosto 2018”.

Per questo, ha aggiunto l’architetto, “insieme ai miei colleghi abbiamo parlato a lungo con i parenti delle vittime, ascoltato la loro sofferenza insieme al desiderio di un ricordo indelebile e anche privato dei loro cari.

È nata così l’idea del Memoriale che sarà realizzato sotto l’ex Pilone 9 del Ponte Morandi (dove sono morte la maggior parte delle vittime) in un manufatto esistente. Al suo fianco nascerà una nuova architettura leggera e trasparente dedicata, come tutto il nostro progetto per il Polcevera – ha concluso – ad una rigenerazione botanica e verde ispirata al grande valore della biodiversità”.

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