Stile di vita

Il lusso non conosce crisi. Il caso Louis Vuitton (e compagni)

conti record Lvmh

FRANCOIS NASCIMBENI / AFP

Champagne

Lvmh, il gruppo leader al mondo nell’industria del lusso, sconfigge il timore di un rallentamento degli acquisti da parte dei clienti cinesi e corre in Borsa segnando il nuovo massimo storico a 346 euro per chiudere a 344,95 (+4,61%). Il gruppo parigino ha diffuso i risultati del primo trimestre 2019 che evidenziano un’accelerazione della crescita, nettamente superiore alle attese degli analisti.

I ricavi sono saliti del 16% a 12,5 miliardi di euro. Il raffronto a parità di perimetro, cioè al netto di acquisizioni, dismissioni e dell’effetto cambi, è un incremento dell’11%, in accelerazione dal +9% del trimestre precedente. La banca francese Société Générale ha alzato la raccomandazione a Buy (comprare) da Hold (tenere in portafoglio), sottolineando il brillante comportamento di Lvmh rispetto ai concorrenti.

Guidata dal presidente e amministratore delegato Bernard Arnault (che è anche il principale azionista), Lvmh è definita una “conglomerata” del lusso che possiede un impressionante elenco di marchi: da Louis Vuitton (borse e valigie) a Christian Dior (abbigliamento), da Moet et Chandon (champagne) all’italiana Bulgari (gioielli), senza dimenticare Sephora, Givenchy, Celine Tag Heuer, l’italiana Fendi e molti altri brand noti a livello internazionale.

La spinta maggiore alla crescita dei ricavi nei primi tre mesi dell’anno e’ venuta dalla pelletteria, con una buona performance anche dalle aziende delle bevande alcoliche. In un report di Rbc Capital Markets si legge che Lvmh continua a essere una società attraente per gli investitori dato che vanta una leadership in diversi mercati, una forte diversificazione delle sue attività, un ottimo management e una presenza geografica ben diffusa a livello mondiale. Nel mondo del lusso i clienti cinesi, vuoi quelli che acquistano in territorio cinese, vuoi quelli che acquistano nei negozi di tutto il mondo, rappresentano circa un terzo del fatturato complessivo.

Da qui il timore che il recente rallentamento dell’economia cinese abbia ripercussioni sui risultati dei “big” del settore. Lvmh non ha diffuso uno spaccato dei risultati Paese per Paese, ma ha segnalato “una buona crescita” in tutte le regioni. I risultati positivi di Lvmh trascinano al rialzo anche gli altri titoli del lusso. A Piazza Affari Moncler sale dell’1,7%, Ferragamo +4,38%, Brunello Cucinelli +1,34%. Con il balzo di oggi la capitalizzazione di Borsa di Lvmh sale a 175 miliardi di euro, ben pi del doppio del suo principale concorrente, il gruppo francese Kering (67,4 miliardi di euro) che possiede marchi come Gucci, Yves Saint Laurent, Bottega Veneta e Puma. Kering ha guadagnato il 2,23% alla Borsa di Parigi. Dal punto di vista della capitalizzazione, i campioni italiani del lusso sono ben distanziati: Moncler vale in Borsa 9,5 miliardi di euro, Ferragamo 3,3 miliardi, Brunello Cucinelli 2,1 miliardi. 

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