Stile di vita

Lusso all’eccesso, le spese folli dei supermiliardari

AGI – La crisi corre ma non per tutti. C’è anche chi può spendere 32.000 euro per una notte in hotel o 4.500 per una razione di gnocchi, scrive il Paìs, perché in ogni caso “ci sono poco più di 3.000 miliardari nel mondo e i loro capricci non subiscono il ricatto dell’inflazione”. Per un manipolo di riccastri il lusso non è affatto un lusso.

Per esempio, quanti soldi può spendere un membro di questa selezionata élite per un weekend a Singapore, considerata una delle città più costose (e noiose) del pianeta? Chi non bada a spese avrebbe potuto alloggiare, ad esempio,“nella suite dell’esclusivo 32° piano dell’hotel Ritz per circa 13.000 euro a notte. A chi, invece, l’accesso illimitato al circuito, ai suoi box e alle aree Vip e persino al paddock di una delle squadre? Red Bull l’ha offerto per 10.800 euro. 

E un tavolo per due e un menù tre stelle Michelin di prelibatezze locali e continentali allo Zen, il ristorante più caro della città? 1.600 euro a persona con comparse e abbinamenti. Cena romantica e dj session internazionale in uno dei club galleggianti di Marina Bay? 1.200 euro a testa. Tavolo di gruppo nell’area riservata di uno degli after party del grande circo motoristico, con vassoi di ostriche e caviale premium e open bar di champagne Perrier-Jouët, vodka Belvedere o tequila invecchiata? 45.000 dollari nell’Amber Lounge, la sala delle feste frequentata da piloti come Nico Rosberg o Fernando Alonso, o 70.000 dollari nella Noir Suite, la sala privata del ristorante Le Noir”, riferisce il quotidiano di Madrid.

Chi sono i Paperoni

Ma chi sono questi superricchi? “Un’aristocrazia di ‘grandi spendaccioni’ il cui stile di vita prevede una spesa compresa tra dollari 50 milioni e dollari 80 milioni di dollari per anno”, risponde il giornale. Quanto alla distribuzione geografica di questa “fascia di altissima spesa” è cambiata negli ultimi anni, cioè non risiedono più quasi solo negli Stati Uniti e nell’Europa occidentale, ma “ce ne sono 138 a New York, 85 a San Francisco, 59 a Los Angeles, 77 a Londra e 33 a Parigi. Hong Kong ne riunisce già 114 e città come Mosca (77), Pechino (63), Shenzhen (44), Dubai (38), San Paolo (33), Mumbai (40) e, sì, Singapore (50)”. Sono la nuova ampia comunità di faraoni dell’opulenza.

Il limite di spesa

Ma c’è anche per loro un limite? Il Paìs avanza un’ipotesi: “In teoria, il prodotto più costoso è l’antimateria, con un prezzo di circa 65 miliardi di euro al grammo” ma “nessuno sembra intenzionato ad acquistare una sostanza del genere (a cominciare dal problema logistico), ma farlo potrebbe rivelarsi una magnifica operazione speculativa, visto che nel 2008 era scambiata a poco più di 23.000 milioni” e poi “nessuno compra comunque microdosi di antimateria” mentre quelle che si comprano e si vendono più o meno quotidianamente sono auto da 30 milioni di euro, orologi da 50, yacht dorati da 4,8 miliardi, eccetera, eccetera.

E “se parliamo degli hotel più costosi del mondo, nessuno può competere in questo momento con i 160.000 euro a notte che si pagano per dormire nel Deep Luxury, un hotel sottomarino a cinque stelle che fa il giro dell’isola caraibica di Santa Lucia”. Un lusso sì, ma senza lustro.

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