Cronaca

Il giudice di Firenze non revoca i domiciliari ai genitori di Renzi: lunedì l’udienza

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(Agf)

 Tiziano Renzi e Laura Bovoli

Il giudice per le indagini preliminari del tribunale di Firenze, Angela Fantechi, non ha revocato la misura cautelare degli arresti domiciliari per Tiziano Renzi e Laura Bovoli.

False fatture: lunedì il processo

Due fatture, per altrettanti studi di fattibilità sui progetti commerciali nell’outlet The Mall di Reggello (Firenze), per quasi 200mila euro. Prestazioni in realtà mai svolte, secondo la procura di Firenze, e dunque soldi che sarebbero finiti nelle tasche di Tiziano Renzi e Laura Bovoli, i genitori dell’ex premier Matteo Renzi.

Assieme al ‘re degli outlet’ Luigi Dagostino, recentemente coinvolto in un’altra inchiesta a Bari. Sono queste le accuse su cui si fonda il processo ai coniugi Renzi che si aprirà lunedì 4 marzo, con la prima udienza. A rinviare i tre a giudizio fu il gup, Silvia Romeo, lo scorso 4 settembre. Il processo cade nel momento più difficile per la famiglia di Rignano sull’Arno, pochi giorni dopo l’emissione della misura ai domiciliari per bancarotta e ancora false fatture a carico di Renzi senior e della moglie; e di un altro rinvio a giudizio, a Cuneo, per la Bovoli, accusata della bancarotta documentale della ‘Direkta’, un’altra società nell’orbita dell’azienda Eventi 6.

E sempre la Eventi 6, l’azienda di cui era amministratrice fino allo scorso 20 febbraio la madre dell’ex segretario del Pd, è la destinataria della più cospicua delle due fatture oggetto delle contestazioni del pm Christine Von Borries. Il 30 giugno del 2015, la Eventi 6 fattura alla Tramor di Luigi Dagostino 140mila euro più 30mila di Iva per uno “studio di fattibilità di una struttura ricettiva e food con i relativi incoming asiatici e la logistica da e per i vari trasporti pubblici (Ferrovie, aeroporti ecc…)”.

Studio che, dice ancora l’oggetto del documento contabile sequestrato dalla guardia di finanza, venne consegnato il 30 maggio del 2015, cinque mesi dopo l’incarico, ricevuto il 20 gennaio. L’altra fattura, dell’importo di 20mila euro più Iva, venne emessa il 15 giugno 2015 dalla Party, altra società dei Renzi, alla Tramor di Dagostino per uno ‘studio di fattibilità commerciale per collocazione area destinata al food’ sempre per un nuovo insediamento presso l’outlet The Mall di Reggello. Per il pagamento della fattura alla Eventi 6, Luigi Dagostino aveva sollecitato, il 10 luglio del 2015, un suo collaboratore a far partire il bonifico “con estrema urgenza”.

Il pagamento venne effettuato materialmente il 21 luglio seguente. 

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