Cultura

Addio a Martin Walser, lo scrittore stufo della colpevolizzazione della Germania

AGI – Lo scrittore tedesco Martin Walser, figura centrale della letteratura contemporanea in Germania, è morto all’età di 96 anni a Uberlingen, nel sud-ovest del paese, dove risiedeva dalla fine degli anni ’60.

È considerato uno dei maggiori romanzieri tedeschi del dopoguerra alla stregua di Gunter Grass o Heinrich Boll, anche se non ha mai raggiunto la notorietà internazionale di questi ultimi. “Geniale e provocatorio”, secondo la ZDF, fece scandalo alla fine degli anni ’90 quando ammise in un discorso di averne abbastanza della “rappresentazione permanente” del passato nazista, innescando in Germania un enorme dibattito di merito sugli orrori della memoria del Terzo Reich.

In particolare aveva dichiarato di “distogliere lo sguardo” quando i crimini nazisti venivano trasmessi in televisione e denunciava una “strumentalizzazione di Auschwitz per scopi attuali”, una “mazza morale” che sarebbe stata costantemente brandita contro la Germania. Accusato di voler reprimere il passato nazista, si difese ma affermò che una ripetizione costante delle rappresentazioni di questi crimini ne banalizzava l’orrore.

Nel 2002, in “Morte di un critico”, attaccò il critico letterario più famoso della Germania, Marcel Reich-Ranicki, ebreo sopravvissuto al ghetto di Varsavia, il che creò un nuovo scandalo nel suo Paese e lo fece sospettare di antisemitismo. Dai documenti dell’archivio centrale del partito nazista risulta che entrò a far parte di quest’ultimo nel gennaio 1944, fu un soldato dell’esercito tedesco.

Nato il 24 marzo 1927 a Wasserburg, Martin Walser eccelleva nella descrizione dei microcosmi piccolo-borghesi, da cui lui stesso proveniva. Dopo la guerra consegui’ il diploma di maturità e poi studiò lettere, storia e filosofia.

Si affermò nel 1955 con una raccolta di racconti, poi, due anni dopo, con il suo primo romanzo e grande successo letterario, “Des Married à Philippsburg”, che lancia la sua lunga e prolifica carriera.

La notizia della morte, anticipata da alcune emittenti televisive, è stata confermata da un mesaggio del presidente della Repubblica Federale, Frank-Walter Steinmeier che parlato “di un grande uomo e uno scrittore di livello mondiale”. “Piangiamo Martin Walser. Non lo dimenticheremo”, ha scritto il presidente tedesco nelle condoglianze rivolte alla vedova dello scrittore, Kathe Walser. “Il suo lavoro abbraccia più di sei decenni e ha segnato in modo decisivo la letteratura tedesca in questo periodo”, ha aggiunto. “In qualità di brillante analista dei mondi interiori umani, non ha mai smesso di interrogarsi per iscritto e di coinvolgere i lettori in questo processo”, ha stimato Steinmeier nelle sue condoglianze.

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