Stefano Carofei/Agf
Lello Di Segni
Addio a Lello Di Segni, era l’ultimo sopravvissuto al rastrellamento degli ebrei a Roma ad opera dei nazisti il 16 ottobre 1943. Con i suoi familiari venne deportato nel campo di Auschwitz-Birkenau, in Polonia. Il decesso e’ avvenuto la scorsa notte, avrebbe compiuto 92 anni il 4 novembre. Dal suo ritorno in Italia, dopo quella prigionia, aveva assunto un impegno a cui non aveva mai più derogato: raccontare, essere memoria di quello che aveva visto e vissuto in quell’orrore. Perché non si ripetesse e perché non si negasse quanto avvenuto. E questo sottolinea oggi Ruth Dureghello, presidente della Comunità ebraica di Roma, nel dare notizia della morte di Lello Di Segni.
“La sua sua perdita, oltre che essere un dolore per la nostra Comunità – dice – è purtroppo un segnale di attenzione e un monito verso le generazioni future. Con lui viene a mancare la memoria storica di chi ha subito la razzia del 16 ottobre tornando per raccontarcela. Da oggi dobbiamo trovare il coraggio per essere ancora più forti, per non dimenticare e non permettere a chi vuole cancellare la storia e a chi vorrebbe farcela rivivere di prendere il sopravvento”.
Se avete correzioni, suggerimenti o commenti scrivete a dir@agi.it
Post simili:
- L’italiano che scampò al rastrellamento del ghetto di Roma
- “L’antisemitismo è una rete che dilaga ovunque. L’Italia il 27 gennaio può dare un segnale”
- Quando saranno i funerali di Delle Chiaie
- È morto Piero Terracina, uno degli ultimi superstiti di Auschwitz
- Marzabotto: Moavero commemora strage con ministro tedesco, è prima volta