Cronaca

Ho chiamato io l’elemosiniere del Papa, racconta suor Adriana

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Spin Time Labs di Roma

Suor Adriana è entrata nel centro sociale Spin Time Labs sei anni fa ed è lei che ha mantenuto in questi anni i rapporti con il Vaticano, che da sempre è vicino alle iniziative della struttura.

È lei quindi ad aver chiamato in causa l’elemosiniere di Papa Francesco, il cardinale Konrad Krajewski, venerdì quando la situazione dopo lo stacco dell’elettricità al centro di Santa Croce in Gerusalemme a Roma, è diventata insostenibile, “qui dentro abitano 450 persone, tra bambini, giovani, anziani e malati. Nessuno si è reso conto di questa cosa”.

Suor Adriana racconta con partecipazione gli attimi subito dopo l’intervento del Gruppo Acea per lo stacco della corrente: “È iniziato il caos, perché intanto pensavano fosse uno sgombero, quindi è andato in tilt tutto quanto. C’erano persone che erano attaccate a macchinari medici tramite elettricità, come gli aerosol per chi soffre di asma, e infatti ci sono state persone che hanno subito delle crisi asmatiche, una delle quali è stata salvata grazie alla presenza di Lucia Ercoli, la dottoressa di medicina solidale presso il Vaticano”.

Secondo quanto racconta Suor Adriana, l’intervento dell’elemosiniere è avvenuto solo dopo aver atteso i tempi dell’amministrazione, che tramite la presidente del I Municipio di Roma, Sabrina Alfonsi, aveva promesso che la corrente sarebbe tornata entro 24 ore, scadute le quali la religiosa non ha potuto fare altro che rivolgersi al cardinal Krajewski che risponde prontamente: “Adriana, adesso arrivo, vado a parlare con le strutture e ti faccio sapere”.

L’azione è avvenuta con il consenso di Papa Francesco? “Suppongo di sì – sostiene sempre Suor Adriana – anche se padre Konrad ha una sua indipendenza. Per lui è naturale tutto questo, parliamo di umanità. Ha chiesto al Prefetto e al Comune di Roma di riallacciare la luce, qualora non fosse accaduto entro le ore 20 si sarebbe occupato lui di fare questa azione, a sua responsabilità”.

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Agf

Konrad Krajewski

E così è stato, il cardinale è giunto sul luogo e si è personalmente occupato del riallaccio dell’elettricità. Suor Adriana ne approfitta anche per rispondere al ministro dell’Interno Matteo Salvini, che all’azione del cardinale ha replicato chiedendo che ora paghi di tasca sua il debito di 300 mila euro accumulato in questi anni con Acea da parte degli inquilini dell’immobile: “Io non mi aspetto queste risposte da un ministro degli Interni. Io mi aspetto un dialogo, io mi aspetto che lui venga a incontrare questa gente. Perché non si parla di oggetti, incontriamo le persone, ascoltiamo la loro storia, capiamo perché sono qui dentro. Mi pare proprio una mancanza di solidarietà e dovremmo forse davvero riscoprire la nostra umanità perché in questo modo creiamo solo rotture, disagi, muri”.

Stamattina il cardinal Krajewski è tornato in Via Santa Croce in Gerusalemme per distribuire altri viveri per i bambini. “Carica e scarica lui – conclude Suor Adriana – va in giro la notte per sostenere le persone, ha lasciato la sua casa ai profughi di guerra, che mi dica Salvini se ha qualcosa da dire”.

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