Cronaca

“Esigenze dei tempi”. Così Papa Francesco vara il nuovo statuto dello Ior 

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Allo scopo di “continuare ad adeguare sempre meglio le strutture e l’attività” dello Ior, l’Istituto per le Opere di Religione, “alle esigenze dei tempi, facendo ricorso, in particolare, alla collaborazione e alla responsabilità di laici cattolici competenti, desidero rinnovare, ad experimentum per due anni, gli Statuti” dell’Istituto, “con i quali San Giovanni Paolo II, con Chirografo del 1* marzo 1990, aveva dato una nuova configurazione a detto Istituto conservandone il nome e le finalita’”.

Cosi’ si legge sul Chirografo di Papa Francesco (datato 8 agosto) e che sarà pubblicato sull’Osservatore Romano assieme al nuovo Statuto dello Ior e che entrerà in “immediato vigore”. Successivamente entrambi verranno contemporaneamente inseriti negli Acta Apostolicae Sedis.

Lo scopo dell’Istituto resta invariato, con il compito di “provvedere alla custodia e all’amministrazione dei beni mobili e immobili trasferiti o affidati all’Istituto medesimo da persone fisiche o giuridiche e destinati a opere di religione o di carità”. L’Istituto ha “personalità giuridica canonica pubblica e sede nello Stato della Città del Vaticano. Per eventuali controversie il foro competente, di regola, è quello dello Stato della Città del Vaticano”.

Gli organi dello Ior diventano quattro: la Commissione cardinalizia, il Prelato, il Consiglio di Sovrintendenza e la Direzione. La Commissione cardinalizia è composta da cinque porporati nominati dal Papa per un quinquennio confermabili una sola volta. Prima erano sempre rinnovabili. La Commissione cardinalizia, tra i suoi compiti, ha quello di vigilare “sulla fedelta’ dell’Istituto alle norme statutarie secondo le modalità previste dallo Statuto”.

Il Prelato, nominato per un quinquennio dalla Commissione Cardinalizia, è anch’egli confermabile una sola volta. Nel nuovo Statuto si precisa in modo dettagliato il suo compito: promuovere “la dimensione etica” di amministratori e dipendenti perché il loro operato sia coerente con i principi cattolici e la missione dell’istituto, mantenendo scambi costanti con tutto il personale dello Ior.

Il Consiglio di Sovrintendenza è composto da sette membri (prima erano 5), nominati per un quinquennio dalla Commissione cardinalizia, confermabili una sola volta. Il Consiglio può istituire al proprio interno “appositi comitati consultivi al fine di ricevere adeguato supporto nell’assunzione di decisioni in determinate materie”. Il presidente del Consiglio di Sovrintendenza, nominato dalla Commissione cardinalizia, ha la rappresentanza legale dello Ior.

Quarto organo dell’Istituto è la direzione. Il direttore generale puo’ essere nominato a tempo determinato (per un quinquennio e confermabile una sola volta) o indeterminato: comunque, cessa la carica al compimento dei 70 anni. Prima, in casi eccezionali, poteva superare questa soglia. Secondo i nuovi Statuti, la sostituzione di ogni membro puo’ avvenire, non solo qualora venga a mancare, ma anche quando “diviene incapace oppure cessa anticipatamente dalla carica per qualsiasi motivo”. 

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