Cronaca

E’ stato il proprietario della cascina a provocare l’esplosione che ha ucciso i tre pompieri

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Vigili del Fuoco

La cascina nell’Alessandrino devastata dall’esplosione

Ha provocato l’esplosione per ottenere il premio assicurativo, Giovanni Vincenti, proprietario della cascina nell’Alessandrino divorata dalle fiamme lunedì notte insieme ai tre vigili del fuoco che erano giunti sul posto. L’azione “era volta a conseguire il premio dell’ assicurazione stipulata lo scorso agosto anche per fatto doloso”, ha detto il procuratore Capo di Alessandria Enrico Cieri durante la conferenza stampa che si è tenuta sabato mattina. ” La confessione è ampiamente esaustiva – ha aggiunto Cieri – Vincenti ha ribadito di avere agito per danneggiare le cose ma ha escluso la volontà omicida”.

“Se ci fosse stata una qualunque generica segnalazione, le cinque bombole che erano nell’altra abitazione avrebbero fatto potuto essere spente e la tragedia evitata” ha aggiunto il procuratore Cieri. “Questa è la valutazione che abbiamo fatto noi a fronte della quale- ha spiegato ancora- Vincenti ha ribadito che non aveva nessuna volontà omicida e che questa segnalazione che noi gli rimproveriamo non l’ aveva fatta perché sconvolto di questo gesto che era andato al di là delle due intenzioni “.

Sotto indagine anche la moglie di Giovanni. “E’ stata a lungo interrogata dagli inquirenti e al termine rilasciata ma rimane comunque indiziata a piede libero per il concorso negli stessi reati ascritti al marito”. “Abbiamo ritenuto – ha detto il procuratore – che la sua posizione indiziaria fosse non così grave e comunque necessaria di ulteriori approfondimenti e accertamenti “. A incastrare l’uomo è stato il foglio di istruzioni del timer che ha provocato l’esplosione della cascina di Quargnento, ritrovato dai carabinieri nella casa della coppia. Il bugiardino si trovava sul comò nella camera da letto.

Vincenti è stato interrogato per cinque ore nella notte nel Comando dei carabinieri di Alessandria. “Al termine di serrate ed articolate indagini, abbiamo proceduto al fermo di indiziato di delitto nei confronti di un soggetto ritenuto responsabile dei delitti di disastro doloso, omicidio, e lesioni volontarie in relazione ai fatti accaduti a Quargnento nella notte tra il 4 e il 5 novembre”, aveva fatto sapere subito dopo l’interrogatorio il comando provinciale dei carabinieri. 

Il cerchio su Vincenti si è stretto proprio nel giorno dei funerali dei tre pompieri morti: Matteo Gastaldo, 46 anni, Marco Triches, 38 anni, e Antonio Candido, 32 anni.

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