Cronaca

Brucia una fabbrica di batterie, una nube nera incombe su Avellino

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Vigili del Fuoco – Twitter 

L’incendio nella fabbrica di batterie di Avellino

Una violenta esplosione all’interno della Ics, una fabbrica che produce batterie per auto, nel nucleo industriale di Via Pianodardine ad Avellino ha sviluppato una densa colonna di fumo che ha invaso l’area.

Le fiamme sono divampate in un deposito in disuso dove erano accantonati involucri in plastica per batterie e si sono propagate anche agli altri settori dell’azienda e minacciano uno stabilimento per la lavorazione del calcestruzzo.

Il prefetto di Avellino ha attivato il centro di coordinamento soccorsi e i vigili del fuoco del comando provinciale di Avellino hanno chiesto rinforzi a tutti i comandi della regione. Sul posto anche i tecnici dell’Arpac per installare centraline mobili per monitorare i livelli di inquinamento dell’aria.

L’enorme nube di fumo nero e denso oscura il cielo sulla città e sui comuni limitrofi, le aziende vicine a quella in fiamme sono state evacuate anche per il rischio di intossicazioni. Polizia e carabinieri hanno isolato tutta l’area vietando la circolazione a qualunque mezzo non appartenga alle forze dell’ordine e ai soccorsi.

L’aria irrespirabile, il caldo insopportabile e il grigio che avvolge le contrade vicine, dove vivono agricoltori, hanno innescato il fuggi fuggi. Decine di persone hanno abbandonato le case rurali nella zona di Pianodardine e la prefettura di Avellino, durante la riunione del per il coordinamento dei soccorsi, ha diramato un avviso di emergenza con un elenco di comuni dove dovranno essere adottate alcune misure di sicurezza, come la chiusura di porte e finestre e il blocco della circolazione.  Chiusi tutti gli accessi e e le finestre della cittadella ospedaliera, più esposta alla nube; le strade del centro cittadino sono deserte, dopo l’allerta diramata dal prefetto di Avellino, Maria Tirone.

I comuni interessati dalla enorme nube di fumo nero sono: Avellino, Atripalda, Montefredane, Manocalzati, Mercogliano, Monteforte, Forino, Contrada, Cesinali, Aiello del Sabato, Grottolella, Capriglia Irpina, Altavilla Irpina, Serino, Ospedaletto D’Alpinolo, Solofra, Prata Principato Ultra e Montoro.

Lungo la strada statale 7 bis si è creato un serpentone di auto che si allontanano dal rogo. La società provinciale per la gestione dei rifiuti ha sospeso le attività di raccolta e trattamento per dare supporto alle operazioni di spegnimento sia con i rifornimenti di acqua, sia con gli schiumogeni necessari nel caso in cui siano presenti elementi chimici.

E’ stato messo in sicurezza un impianto di un distributore di carburanti vicino, lambito dalle fiamme che hanno determinato anche l’evacuazione del deposito dell’azienda provinciale dei trasporti pubblici Air. Attesi disagi nei collegamenti tra i vari comuni irpini e con le altre città campane.

Dopo cinque ore di lavoro un vigile del fuoco si è accasciato a terra, soprattutto per le alte temperature che si registrano intorno al rogo. E’ stato subito soccorso e le sue condizioni non destano preoccupazione. In serata il rogo invece divampava ancora con vigore, anche se è circoscritto, come conferma anche il comandante provinciale dei vigili del fuoco di Avellino, Luca Ponticelli. “Ci stiamo concentrando sulle operazioni di spegnimento all’interno del capannone” spiega “perché all’esterno la situazione è ormai sotto controllo”. I vigili del fuoco sono entrati nel capannone dove le fiamme sono ancora alte e hanno distrutto una parte soppalcata, al di sopra della quale erano montati pannelli fotovoltaici.

In supporto al comando irpino, sono arrivati anche i vigili del fuoco da Napoli, Salerno e Benevento e sono state richiamate in servizio tutte le forze disponibili. Un elicottero dei carabinieri forestali sta sorvolando l’area per monitorare le operazioni. Per conoscere il livello di inquinamento dell’area, che comprende una dozzina di comuni, bisognerà attendere la mattinata di sabato, ma in via precauzionale i sindaci di Avellino, Montefredane e Grottolella hanno disposto la chiusura delle scuole e dei mercati all’aperto. 

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