Cultura

Il francese Meyer sovrintendente designato del Teatro alla Scala

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Teatro alla Scala 

Interno Teatro alla Scala 

È Dominique Meyer, manager francese di 63 anni, alla guida dell’Opera di Vienna, il nuovo sovrintendente del teatro alla Scala di Milano. Da luglio o al massimo a settembre, non appena firmerà il contratto, prenderà il posto di Alexander Pereira, alla guida del Piermarini dal 2014. Adesso è ufficiale. Lo ha deciso il Cda, con 8 voti a favore e uno contrario, quello di Giorgio Squinzi, come ha spiegato il sindaco di Milano Giuseppe Sala, che è anche presidente della Fondazione.

Quanto alla ‘transizione’ tra i due leader, i consiglieri hanno approvato la proposta del sindaco Sala (contrari Francesco Micheli e Philippe Daverio) e cioè che il manager austriaco resti fino a metà 2021, accompagnando il sindaco alla fine del suo mandato. Una proposta che il primo cittadino definisce “di buon senso” e che ha visto d’accordo i due diretti interessati. Anche se per Pereira si tratta di una vittoria parziale: non è un segreto che sperava in un rinnovo di due anni, fino al 2022, allineando la fine del suo contratto a quella del direttore musicale Riccardo Chailly. “Meyer sarebbe disponibile da metà del 2020 – spiega Sala – quindi si tratterebbe di un anno di affiancamento, con Meyer nel ruolo di ‘designato’ e Pereira con una formula” che gli permetta di lavorare.

A far propendere Sala per la candidatura di Dominique Meyer alla guida della Scala, il fatto che è “una persona che ha una certa esperienza. E il ruolo del sovrintendente è un ruolo che deve combinare capacità artistica e gestionale”. Mentre sulla possibilità di una proroga di 5 anni ad Alexander Pereira, avrebbe pesato l’età anagrafica: “La Scala – dice Sala – ha valutato la volontà di cambiare e trovare una nuova formula con una persona più giovane, un anno ci sta, ma una proroga avrebbe potuto portarlo a 78 anni. Ci sta tutto, ma questa è una decisione legittima del Cda, poi vedremo se sarà una buona decisione. Pereira – conclude – l’ho trovato, non l’ho scelto io, a volte ci ho discusso, spesso l’ho apprezzato e l’ho difeso come deve essere”.

Quanto allo stipendio di Meyer, Sala non fornisce cifre: “Si attende la ratifica del Cda”, risposta che lascia immaginare che non sarà uguale a quello di Pereira (240 mila euro). Resta aperta la possibilità che il ruolo di direttore artistico non sia ricoperta dal sovrintendente. Questo lo deciderà Dominique Meyer, a lui l’ultima parola.

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