Cronaca

Riapre lunedì comune del Piacentino chiuso per quarantena  

Riapre i battenti lunedì il comune di Borgonovo Val Tidone (Pc), finito con tutti e 30 i dipendenti in quarantena dopo che il sindaco Pietro Mazzocchi ed il suo vice, Domenico Mazzocchi, sono risultati positivi al coronavirus.

Dopo la quarantena volontaria e l’esito dei tamponi, nessuno dei 30 dipendenti è risultato contagiato dal virus, mentre restano ancora fuori gioco il primo cittadino – ora ricoverato nell’ospedale di Castel San Giovannni, con i postumi della forte febbre e della polmonite, ma non in terapia intensiva –  e il vice, ancora a casa, senza più febbre, ma con forti dolori articolari.  

Grazie a un impegno straordinario, e all’aiuto in particolare di un comune vicino, Rottofreno, che ha dato ‘in prestito’ una dipendente per le emergenze – il Comune – tra quarantene ‘scaglionate’ dei dipendenti che hanno avuto contatti a rischio in tempi diversi –  è riuscito a rimanere completamente chiuso per soli 2 giorni, dal 29 febbraio al 3 marzo, domenica compresa, quando è terminata la quarantena per la dipendente dell’anagrafe, la prima della lista di quelli che erano finiti in isolamento fiduciario, che si è subito rimessa al lavoro.    

 
“Abbiamo garantito i servizi urgenti di stato civile, anagrafe e certificati funebri – racconta la dipendente all’Agi – e devo dire che anche i cittadini sono stati molto bravi e hanno capito la situazione. Io lasciavo i certificati sul bancone, loro poi passavano a ritirali”. Ora il comune di Borgonovo Val Tidone torna a respirare: riaprirà lunedi’ con le tutele del caso, ci saranno limitazioni negli accessi, l’obbligo per i cittadini di mantenere il metro di distanza, prenotazioni per servizi via mail che non siano urgenze. Ma, nonostante tutto, spiegano,  è come tornare alla libertà.

 “E’ stata abbastanza dura – racconta all’Agi il consigliere comunale Nicola Sogni, che è anche cugino del sindaco – perchè eravano tutti isolati in casa e dovevamo fare da tramite  con il sindaco,  anche lui isolato, e con le istituzioni. Siamo comunque riusciti a gestire la situazione: è stato importante cercare la collaborazione con altri comuni, come Rottofreno, e con i cittadini. Diciamo – conclude Sogni – che l’unione tra amminitratori e cittadini fa la forza”. E anche il sindaco, dall’ospedale, non ha fatto mancare il suo supporto anche sul web:

“Penso – scrive Mazzocchi – che l’unione in queste situazioni possa essere la soluzione per uscire dal tunnel. La vita va avanti, e bisogna lavorare come e più di prima: ci
sono ancora tante cose da fare, ognuno di noi è chiamato a dare il proprio contributo”.

Post simili: