Cronaca

Mediterranea lancia una raccolta fondi per pagare le multe

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Alessandro Serranò / AGF 

La barca a vela ‘Alex’ della Ong Mediterranea

Obiettivo 300 mila euro. Decolla la raccolta fondi di Mediterranea saving humans, destinata a pagare le multe salate e a mettere in mare al più presto una nuova nave. In 24 ore raggiunto circa il 10 per cento della cifra. Spiega l’armatore Alessandro Metz: “Abbiamo in questo momento Mare Jonio sotto sequestro probatorio a Licata a disposizione della procura di Agrigento. L’imbarcazione Alex è stata confiscata, in base al decreto sicurezza bis del ministro Salvini. Abbiamo tre comandanti e tre capi missione indagati, per favoreggiamento dell’immigrazione clandestina, non aver obbedito all’ordine di nave da guerra, non aver obbedito all’intimazione di non entrare nelle acque territoriali”.

Tre le inchieste aperte dalla procura di Agrigento. E c’è la grossa questione delle sanzioni amministrative: “Fino a questo momento, altre sembrano in arrivo, siamo arrivati a superare i 65 mila euro di sanzioni all’armatore e al comandante della Alex. per questo abbiamo un problema…”. Ma Mediterranea non si ferma, assicura: “Partiamo con una raccolta fondi per affrontare le spese per rimettere una imbarcazione in mare prima possibile, chiediamo ci si attivi con una campagna di raccolta fondi diffusa”.

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Per quanto riguarda le inchieste, alla procura di Agrigento, “abbiamo chiesto di andare fino in fondo per arrivare a dei processi. Vogliamo che in quei processi ci si assuma ognuno le proprie responsabilità, le nostre sono quelle di aver salvato vite umane dentro un terreno di diritto basato su convenzioni internazionali, leggi del mare e leggi italiane, altri dovranno rispondere di aver indicato la Libia come porto sicuro verso cui avremmo dovuto andare – da questa ‘disobbedienza’ nasce il reato contestato – e riconsegnare le persone in fuga”. 

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