Cultura

Il libro piace ancora, soprattutto se parla

AGI – L’audio entertainment piace agli italiani che dedicano ad audiolibri e podcast sempre più tempo, specie quando guidano, fanno ginnastica, cucinano o mettono in ordine. Una montagna di ore e un business in crescita, se è vero che quasi metà degli italiani che ascolta audiolibri ne ascolta più di uno al mese (non poco visto che la durata media di un titolo è una decina di ore) e soprattutto un volano culturale, dato che l’87% afferma di conoscere nuovi autori proprio grazie all’ascolto. 

I numeri diffusi da Audible Compass 2023, un’indagine internazionale realizzata da Kantar per conto della società Amazon che produce e distribuisce audiolibri, podcast e serie audio saranno presentati a Roma in occasione di “Più Libri Più Liberi” e mostrano un aumento del 5% di quanti nel 2023 hanno consumato audio entertainment. 

Le cifre sembrano smentire le cassandre che vedevano nell’ascolto un nemico giurato della lettura: le due fruizioni, dice la ricerca, sono complementari: l’84% degli ascoltatori di audiolibri è anche lettore di libri, in formato cartaceo ed ebook.

audiolibri  settore business in crescita 

© Afp

Certo, l’Italia resta un mercato marginale rispetto a quello tedesco, ma mentre in Germania Audible – di fatto una sorta di monopolista del mercato dell’audiolibro – è arrivato nel 2005, nel nostro Paese è sbarcato solo nel 2016, In sette anni e mezzo, però, ha messo insieme numeri importanti: sedicimila titoli, più di tremila dei quali originali (prodotti cioè dall’azienda e disponibili solo sul servizio). Numeri e investimenti importanti, se si considera che solo nel 2023 sono stati spesi in creazione di contenuti circa 4 milioni di euro. 

La voce è uno dei fattori guida nella scelta all’ascolto: il 77% degli intervistati preme play se ritiene il narratore accattivante e coinvolgente. La saga completa di “Harry Potter” di JK Rowling, letta da Francesco Pannofino, continua a essere l’audiolibro più amato anche nel 2023 insieme a “La portalettere” di Francesca Giannone e a “Il Conte di Montecristo”, narrati da Sonia Barbadoro e Moro Silo; “Maxi” di Roberto Saviano è al primo posto nella classifica dei podcast  seguito da “Nero come il sangue” di Carlo Lucarelli e Massimo Picozzi e da “Le grandi battaglie della storia” di Alessandro Barbero.

In sette anni l’audiolibro non ha sottratto mercato a nessuno, ma è andato a occupare uno spazio che prima era vuoto” dice all’Agi Juan Baixeras, Country Manager Spagna e Italia di Audible, “È stato possibile grazie alla tecnologia – la diffusione di cuffie auricolari e l’evoluzione degli smartphone e del traffico dati – e il percorso che abbiamo intrapreso ci ha consentito di incrementare in modo considerevole il catalogo locale, passando dai 2.000 contenuti iniziali agli oltre 16.000 in italiano di oggi con 6.900 ore di contenuti prodotte solo quest’anno”. 

Ma quali sono i gusti degli italiani in fatto di audiolibri e podcast? Il primo fattore a determinare se un contenuto valga la pena di essere ascoltato o no, per l’84% degli italiani è il genere. Per quanto riguarda gli audiolibri, il primo tra tutti è letteratura e narrativa (51%), seguito da gialli e thriller (49%) e dalla storia (43%)

Parlando invece di podcast, in cima alle preferenze degli italiani ci sono i contenuti dedicati agli approfondimenti (40%), seguiti da Storia e Scienza (a parimerito al 38%) e dal True Crime (30%). La casa si conferma il luogo preferito per ascoltare audiolibri e podcast (69%), che vengono scelti per rilassarsi (45%), come compagni durante le faccende domestiche (21%), o come forma di intrattenimento “alla larga” dagli schermi (19%). Le storie in cuffia si confermano anche tra i migliori compagni di viaggio degli italiani intervistati (45%): si ascolta sia in auto (25%) che sui mezzi pubblici (20%) per raggiungere luoghi di lavoro, di studio o di svago. 

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