A ogni angolo del centro di Milano, o quasi, una splendida modella con outfit mozzafiato, avvolta in tessuti pregiati viene accudita da fotografi, hair stylist, make up artist, attorniati da una folla di curiosi.
Nelle vie della città, bloccate in un traffico impazzito, anche moltissime auto con i vetri oscurati e, dappertutto, gli addetti ai lavori sfoderano abbigliamenti eccentrici e parlano tutte le lingue del mondo.
La settimana della Moda Donna offre anche questo ‘show’, alla portata di tutti, oltre alle 140 sfilate e a più di 40 eventi privati. Ma c’è chi è riuscito a unire le due cose, la sfilata e l’evento: Emporio Armani ha fatto ‘decollare’ le sue creazioni nell’hangar dell’aeroporto di Linate, con un concerto del cantante inglese Robbie Williams che ha stregato tutti. Mentre Vogue Italia ha celebrato i 60 di carriera di Mina con un party per mille invitati, al cinema Manzoni, dove si sono esibiti i Maneskin.
Il tutto in attesa del “gran finale”, la passerella “sostenibile” alla Scala con vip e personalità internazionali come Cate Blanchett, Cindy Crawford, Julianne Moore e Colin Firth ospiti del Green Carpet Fashion Award 2018 (Gcfa), gli Oscar della sostenibilità organizzati dalla Camera nazionale della Moda insieme a EcoAge, con il supporto del Mise, dell’Ice e del Comune di Milano. Nell’attesa la piazza e il teatro di sono rifatti il look. Le otto colonne del portico d’entrata del Piermarini sono rivestite da “Plastic Garden”, un enorme arazzo di 70 metri, realizzato dalla manifattura Bonotto, lavorato da speciali telai della Fabbrica Lenta con il tessuto green per definizione: un filato realizzato con oltre 300 kg di plastica riciclata ottenuta dalle bottiglie di uso comune.
Una overdose di creatività
Le sfilate sono una overdose di creatività con tessuti high tech, plastiche, sete metalliche e preziosissimi ricami scintillanti. Si va dalle trasparenze luccicanti di Ermanno Scervino al romanticismo dei colori pastello di Alberta Ferretti, dal glamour di Versace all’active wear di Fendi, con tasconi, cinture e waist bag indossati come fanno le it-girl. Moschino porta il back stage dell’atelier in passerella con abiti a forma di forbici, metri da sarta e rotoli di tessuto portati come accessori e Prada fa rivivere stampe e motivi degli anni Settanta.
Tra volti famosi più visti in giro senza dubbio i Ferragnez. Poi Irina Shayk, Joan Smalls, Leona Lewis, Luke Evans, Rita Ora, Halima Aden, la modella somala nata in un campo profughi in Kenia che sfila con il velo.
Nel plotone di modelle l’attenzione è tutta per Gigi e Bella Hadid, Vittoria Ceretti (una delle poche top model italiane) e Kendall Jenner.
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