Cronaca

Hanno cercato di incendiare la casa del cronista di Report che ha indagato su Juve e ‘ndrangheta

intimidazione federico ruffo

È stato il suo cane a salvarlo: Federico Ruffo, giornalista Rai di Report e autore di un’inchiesta sui legami tra alcuni dirigenti della Juventus e ambienti della ‘ndrangheta, nella notte tra lunedì e martedì ha rischiato di finire vittima di un attentato incendiario nella sua casa di Ostia. In un video è stato lui stesso raccontare che, alle 4 del mattino, il suo cane ha cominciato ad abbaiare sentendo dei rumori e lui si è precipitato sul pianerottolo della casa che divide con i genitori. Qui ignoti avevano cosparso il pavimento di benzina e dipinto una croce rossa sul muro. La benzina era stata buttata anche nel  giardino e sul cancello. L’abbaiare del cane ha messo in fuga gli attentatori.

“Mi piace pensare che sia il segnale che abbiamo fatto bene il nostro lavoro”, ha commentato il 39enne giornalista romano parlando a RaiNews24, “dobbiamo prendere coscienza che in Italia non abbiamo un problema di libertà di stampa ma di libertà di esprimerla, questa liberta’”. Ruffo ha lamentato di aver subito “un isolamento dai colleghi della carta stampata sportiva” che hanno minimizzato il valore delle rivelazioni.

Minacce di morte sui social network

Nell’inchiesta messa in onda da Report, Ruffo si era occupato della morte sospetta di un collaboratore della Juventus coinvolto nel bagarinaggio e sui rapporti tra ‘ndrangheta, ultras e alcuni dirigenti della società bianconera. Dopo la puntata intitolata “Una signora alleanza”, Ruffo – insieme al conduttore di Report, Sigfrido Ranucci – aveva ricevuto numerose minacce di morte attraverso i social network. Inoltre era stato già vittima di episodi spiacevoli da parte di sedicenti tifosi juventini ed era stato costretto ad allontanarsi da alcuni locali pubblici.

“La liberta di stampa è un valore della nostra democrazia, va sempre difesa, e mai messa in discussione”, ha scritto il presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti su Twitter, esprimendo solidarietà a Ruffo e “a tutti i giornalisti”. Un episodio “gravissimo”, ha commentato la sindaca di Roma, Virginia Raggi, che ha invitato a non abbassare lo sguardo e ha ringraziato “chi racconta la verità con coraggio”.

“Questo video mette i brividi e allo stesso tempo fa arrabbiare”, ha affermato il vicepremier e ministro Luigi Di Maio. “È inaccettabile che – continua – nel 2018 ci siano ancora degli infami che tentano di tappare la bocca a qualcuno con questo genere di minacce”. Di Maio ricorda come Report abbia negli anni “portato avanti inchieste scomode, senza guardare in faccia a nessuno” e, rivolgendosi a Ruffo, esclama: “Lo Stato è con te. Ed è bene che lo sappiano anche i vigliacchi che hanno violato casa sua e della sua famiglia”.

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