Cronaca

Sono sette le vittime dell’ondata di maltempo

Sono sette le vittime dell'ondata di maltempo

 (Afp)

 Maltempo, un albero caduto a Roma

Articolo aggiornato alle ore 7,14 del 30 ottobre 2018.

Italia flagellata dal maltempo. Vento, smottamenti, piogge, frane e disagi in tutta in tutto il Paese e per martedì non si prevede alcun miglioramento. La giornata ha purtroppo fatto registrare un bilancio di sei morti, due in provincia di Frosinone, uno a Terracina, una in provincia di Caserta e una nel Savonese. Infine in Sardegna, nel Sulcis, un uomo è disperso sui monti. Decine i feriti, alcuni dei quali gravi. ll presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, ha ifirmato la dichiarazione dello stato di mobilitazione del Servizio nazionale della Protezione civile.

Un vigile del fuoco volontario è morto a San Martino in Badia, in provincia di Bolzano, in Aldo Adige, schiacciato da un albero caduto per il forte vento. Lo rende noto il dipartimento della Protezione civile. 

Problemi si registrano per la circolazione stradale e per i trasporti in tutto il Paese. Sono oltre 5 mila gli interventi di soccorso effettuati nell’arco dell’intera giornata dai vigili del fuoco sul territorio nazionale. A precisarlo sono gli stessi vigili, spiegando che il numero 1.600 è riferito ai soli interventi svolti in Toscana. Settecento interventi – per restare ai grandi numeri per regioni – sono stati effettuati nel Lazio, 550 nel Veneto, 550 in Liguria, 450 in Campania, 430 in Lombardia.

Due morti nel frusinate per la caduta di un pino

Due giovani sono morti schiacciati nella loro auto da un enorme pino lungo la via Casilina in territorio di Castrocielo (Frosinone). Le vittime sono Rudy Colantonio, imprenditore di Arce, e una suo collaboratore, Antonio Russo. L’auto è stata travolta dal pino che non ha dato scampo ai due occupanti. L’ondata di maltempo sta flagellando l’intera provincia da nord a sud con allagamenti e frane nella Valle di Comino e nel Cassinate.

Tromba d’aria a Terracina: una vittima e due feriti gravi

Tromba d’aria a Terracina nel tardo, pomeriggio di oggi, bilancio un morto e due feriti gravi. La vittima è un uomo di mezza età, del posto: era al volante della propria auto quando su di essa si è abbattuto un albero; ferito il passeggero al suo fianco. Il secondo ferito in un altro punto della cittadina laziale, il cui centro storico e’ stato devastato dall’improvvisa tromba d’aria. “E’ stato come un terremoto – racconta al’AGi il vice sindaco Roberta Tintari -, era in corso il Consiglio comunale e a un certo punto abbiamo sentito tremare le pareti e tutto il resto”. Immediati i soccorsi da parte dei carabinieri e di altro personale. Il sindaco Nicola Procaccini ha disposto per domani la chiusura delle scuole e di tutti gli edifici pubblici.

Due morti anche a Napoli e a Belluno per la caduta di un albero

Un 21enne della provincia di Caserta stava camminando a piedi in via Claudio, nel quartiere di Fuorigrotta, quando è stato investito da un albero probabilmente sradicato dal forte vento di scirocco che soffia sul capoluogo campano da questa notte. I carabinieri, dopo una segnalazione, lo hanno trovato esamine al suolo e hanno chiamato il 118; inutile la corsa all’ospedale San Paolo. L’albero è caduto nella zona pedonale di via Claudio che da un lato costeggia una parte dello stadio San Paolo e dall’altra la zona universitaria e l’Istituto motori del Cnr. La pianta, dall’interno del Cnr, cadendo ha abbattuto una cancellata di ferro dell’Istituto e ha preso in pieno il ragazzo, studente di ingegneria di Pompei, che era a piedi con un amico rimasto illeso. Altre due persone sono rimaste ferite a Napoli per la caduta di un albero.

Una persona è morta dopo essere stata travolta da un albero caduto a causa dei forti venti che si sono abbattuti in serata anche a Feltre (Belluno). Nel Feltrino nel tardo pomeriggio si sono registrati venti ad oltre 130 chilometri orari. Venti che hanno provocato anche blackout a tutta la linea elettrica. Almeno 110 mila utenze elettriche fuori uso nel Bellunese. 

Sono sette le vittime dell'ondata di maltempo

 Foto: AFP 

   Maltempo, Reggio Calabria

Crolla cornicione, donna muore nel Savonese

Le violente raffiche di vento che interessano la Liguria hanno investito anche il Savonese: ad Albisola una donna è morta dopo essere stata colpita, secondo le prime informazioni, da un cavo elettrico prima e poi da un pezzo di cornicione. Lo conferma su Facebook il sindaco Franco Orsi. Decine gli impianti di illuminazione pubblica caduti in via Garibaldi. Il mare ha raggiunto la passeggiata e l’Aurelia è stata chiusa ad Albisola Marina per l’imponente mareggiata alimentata dal vento. Un traghetto della Corsica Ferries ha invece rotto gli ormeggi al porto di Vado. E la palazzina della stessa società e’ stata evacuta perché minacciata dalla mareggiata. In corso le operazioni per la messa in sicurezza del traghetto su cui si trova l’equipaggio.

Allerta esondazioni al Nord

In Liguria le piogge abbondanti hanno raggiunto i 400 mm in alcune zone dell’area genovese e si è verificata anche una delle mareggiate più potenti degli ultimi anni. I torrenti, a partire dal Bisagno e dal Polcevera, sono tutti esaminati con estrema attenzione, mentre prosegue il costante monitoraggio con i sensori del Ponte Morandi. Violente raffiche anche nel Savonese: ad Albissola decine gli impianti di illuminazione pubblica caduti in via Garibaldi. Il mare ha raggiunto la passeggiata e l’Aurelia è stata chiusa ad Albisola Marina.

In Friuli Venezia Giulia si registrano strade interrotte, famiglie evacuate, esondazioni dei fiumi in Carnia e Valcellina, e si attende l’arrivo dello scirocco a 150 km/h. Disagi in Trentino Alto Adige, con forti precipitazioni piovose e neve sui rilievi oltre i 2200 metri. Fiumi esondati, canali straripati andati ad allagare le colture, frane e smottamenti a causare chiusure di arterie sia principali che secondarie. In Piemonte situazione difficile nelle province del Verbano Cusio-Ossola, Vercelli e Biella per diffuse frane superficiali, allagamenti e per l’innalzamento dei corsi d’acqua oltre il livello di guardia in particolare su Fiume Sesia e Toce. Un albero è caduto questa mattina su un’auto in transito a Milano: la vettura è stata presa in pieno e il guidatore, un giovane di 25 anni, colpito; quindi è stato soccorso e portato in codice giallo in ospedale.

A Roma piovono alberi, scuole chiuse anche domani

Raffiche di vento oltre i chilometri orari a Roma, che hanno causato non pochi problemi tra alberi e rami caduti, pannelli divelti, tetti scoperchiati e tegole e vasi finiti in strada. Secondo la Protezione Civile alle 18 sono previste raffiche fino a 57 nodi, equivalenti a 105 km/h, mentre verso sera il vento dovrebbe calare sensibilmente, scendendo a 27 nodi, ossia 50 km/h.

Il conto definitivo sarà possibile solo a fine giornata ma già a meta’ pomeriggio, a seguito delle forti raffiche di vento che da stamattina battono le vie della Capitale, sono decine le segnalazioni aperte presso la sala operativa della Protezione Civile del Campidoglio per tronchi crollati in mezzo alla strada. Le prime conseguenze sono gli impatti violenti degli alberi sulle automobili parcheggiate nei dintorni assieme ai marciapiedi divelti. Si rischia, dunque, di bissare i danni del 26 febbraio scorso, quando con la città ricoperta dalla neve sono venuti giù quasi 100 alberi.

Nella città piu’ verde d’Europa, con 82mila ettari tra parchi urbani, ville storiche, giardini, aiuole e aree agricole (il 67% del territorio cittadino), ad ogni ondata di maltempo si contano decine di alberi caduti e i conseguenti danni provocati dal loro impatto al suolo. Ci sono 320 mila alberi, soprattutto pini (51mila), querce (38.500), robinie (29mila) e platani (21mila) ma al momento solo un quarto, circa 80mila piante, è stato interessato dal censimento avviato dall’amministrazione di Virginia Raggi.

Sono sette le vittime dell'ondata di maltempo

 Maltempo, Roma

Come per altri problemi cittadini, anche sulla cura del verde si sommano scarsità di fondi a disposizione per la manutenzione, a partire dalle potature, personale del servizio giardini inferiore a 200 unità, incuria e inchieste giudiziarie. Tra le cause più frequenti all’origine delle cadute, nelle relazioni tecniche del Campidoglio vengono spesso segnalati lavori stradali che portano accidentalmente alla recisione delle radici, mancata manutenzione dato l’elevato numero di piante presenti in città, oppure una difficile convivenza di essenze arboree come i pini con il contesto urbano circostante. L’amministrazione a 5 Stelle nei mesi scorsi ha varato un piano di assunzioni di circa 100 operatori per andare a rinforzare il servizio giardini. La giunta però stima servano circa 100 milioni di euro annui per la manutenzione del verde.

Acqua alta record a Venezia

La situazione è particolarmente difficile in Veneto. “Siamo preoccupati – ha detto il presidente della regione Veneto, Luca Zaia – perché le previsioni meteo confermano una situazione analoga, se non peggiore, a quella che il Veneto ha conosciuto nel 1966 e nel 2010”.  In media sulla regione sono caduti 500 mm di pioggia in 48 ore, dato che non si registrava dal 1966 in proporzioni di questo tipo.

A tutto ciò si aggiungano i picchi registrati in alcune zone alpine e prealpine in cui si potrebbe superare la ragguardevole misura di 700 mm. Anche il fenomeno dell’acqua alta a Venezia ha raggiunto un livello di 1,6 metri, cosa che non accadeva dal 1979. Relativamente in particolare all’arco alpino e pedemontano sono stati inoltre registrati fenomeni franosi con erosioni ai piedi delle opere di difesa idraulica in moltissime località. È in corso la decisione, di concerto con le altre Regioni interessate, di attivare uno svaso dell’acqua dell’Adige nel lago di Garda attraverso la galleria Mori Torbole, cosa che non avviene da quasi vent’anni, con lo scopo di alleggerire l’ondata di piena nelle località toccate dal basso Adige. Le scuole resteranno chiuse in tutta la regione.

In Veneto la situazione più critica è a Belluno

Attualmente è venuta a mancare l’energia elettrica in alcune zone del bellunese e del trevigiano, mentre problemi diversi si segnalano praticamente in tutte le province. I problemi più rilevanti riguardano la provincia di Belluno: a Cortina ha ceduto un muro di sponda sul Boite all’altezza dell’hotel Barisetti; in Agordino si riscontrano diffusi smottamenti e colate detritiche che hanno interessato anche la viabilità con diverse strade a cui è stato vietato l’accesso. Isolate a Cencenighe le frazioni di Chenet, Lorenzon e Boch. In Val di Zoldo si registra la chiusura della viabilità di accesso per allagamenti; nel Feltrino allagamenti diffusi (evacuata la frazione di Villaga) e chiusura della strada regionale.

Chiusi inoltre due ponti sul Piave (Belluno e Quero-Vas) a scopo precauzionale mentre a Perarolo di Cadore continua ad essere monitorata la situazione a monte della frana verso Valle di Cadore per possibili problemi strutturali alle ali (in particolare quella in sinistra idrografica). Si segnala inoltre la chiusura di diverse strade: Sr 641 Fedaia, Sr 355 Val Degano, Sr 203 tra Cencenighe e Avoscan, Sr 348 Feltrina, Sr 251 Val di Zoldo, Passo Duran, la Sr 48 di Rio Gere e la Sp 5 di Lamosano; chiuso pure il San Pellegrino dal lato della provincia di Trento. 

La situazione nel Centro-Sud

Non va meglio al Centro e al Sud. In Toscana una bufera di vento, pioggia e grandine si è abbattuta nel pomeriggio su Firenze, dove le scuole e i parchi pubblici sono rimasti chiusi. Allagamenti si sono registrati nel Grossetano, mentre in mattinata una tromba d’aria ha colpito il Livornese, dove è crollato un capannone agricolo di ricovero bestiame. Stop ai traghetti per isola d’Elba, Giglio e Giannutri. Per un paio d’ore è rimasto allagato un tratto dell’A1 tra Piacenza e Fiorenzuola, con la Polizia stradale costretta a “scortare” le auto in transito. 

A Roma la caduta di numerosi rami di albero ha portato alla sospensione dell’intera tratta della ferrovia Roma-Lido, poi riattivata in tarda mattinata, e alla chiusura della metro B nella tratta Piramide-Laurentina, oltre ad allagamenti che hanno richiesto decine di interventi dei vigili del fuoco. Un caposquadra del distaccamento Eur dei vigili del fuoco e’ rimasto ferito durante un intervento per il maltempo.

In Campania stop ai collegamenti nel golfo di Napoli. La Direzione del Parco archeologico di Pompei ha disposto la chiusura del sito fino a che non saranno garantite le condizioni di accesso e fruibilità. In Abruzzo, a causa del forte vento, un albero è finito su un’auto in via Avezzano a Pescara. Una donna di 49 anni è rimasta ferita ed è finita in ospedale. In Calabria è ancora critica la situazione nel Crotonese a causa della forte ondata di maltempo che ha investito il versante ionico. Nel Catanzarese una frazione di circa cinquecento abitanti è rimasta completamente isolata per diverse ore, con la principale strada d’accesso cancellata da voragini in tre punti e una seconda strada, tra le montagne della Presila, chiusa per diverse frane e smottamenti. 

In Sicilia, a Palermo, il vento ha abbattuto alberi, spezzato rami, provocato il cedimento di calcinacci e tettoie in numerose parti della città. Ustica è isolata e questa sera non partiranno dal capoluogo siciliano i traghetti per Napoli. In tilt pure l’aeroporto “Falcone-Borsellino”, con numerose cancellazioni e aerei dirottati in altri scali, in particolare Catania e Trapani. Tromba d’aria anche in Sardegna, particolarmente in Gallura dove diversi alberi sono stati divelti e in alcune case e’ volato il tetto.

Scuole chiuse anche in Trentino Alto Adige

Giornata difficile per il Trentino Alto Adige: l’eccezionale ondata di maltempo che sta portando pioggia battente ed incessante a fondovalle, neve sui rilievi che alle quote più alte (3000 metri) ha raggiunto il metro, e soprattutto esondazioni, smottamenti e frane, ha fatto scattare nelle due provincie più nord d’Italia l’allarme rosso Charlie, lo stato più alto della scala. Ora il rischio maggiore è rappresentato dalle piene dei corsi d’acqua. Domani le scuole saranno chiuse anche in Trentino (in Alto Adige era già prevista una settimana di chiusura per il ponte di Ognissanti). Molte le strade chiuse per frane, da quella del Brennero (Ss12) all’altezza di Colle Isarco a quella del Passo Lavazé (Ss620), e diverse le segnalazioni per smottamenti che hanno spazzato via la sede stradale. E’ il caso di Anterivo in Alto Adige dove una frana ha distrutto la tubatura che riforniva l’acqua potabile al paese. La viabilità nelle città è andata in tilt causa improvvise chiusure per sottopassi allagati.

Fulmine colpisce un aereo, atterraggio di emergenza a Pescara

Spavento per i passeggeri di un piccolo aereo privato colpito da un fulmine mentre era in volo sopra il capoluogo adriatico. Il velivolo è stato costretto ad un atterraggio d’emergenza all’aeroporto di Pescara. Lanciato l’allarme alla torre di controllo, l’aereo, a bordo del quale viaggiavano cinque persone – pilota, copilota e tre passeggeri – ha avuto l’ok per l’atterraggio ed è scattato il protocollo di sicurezza. Il velivolo era partito da Bologna ed era diretto a Bari. Le persone a bordo sono illese. L’aereo, che non avrebbe riportato danni, ora è in sosta nell’area aeroportuale. La Polizia di Frontiera, coordinata da Dino Petitti, si sta occupando degli accertamenti del caso e ascolterà l’equipaggio. Alle operazioni hanno preso parte i vigili del fuoco e il personale della Saga, società di gestione dello scalo abruzzese.

Il Viminale sollecita la chiusura di scuole e uffici

Valutare l’opportunità di “limitare, a tutela della pubblica e privata incolumità, gli spostamenti della popolazione e il conseguente aumento dei volumi di traffico”, attraverso l’adozione di provvedimenti di chiusura delle scuole e degli uffici pubblici, previe intese con le autorità scolastiche e gli amministratori locali. È la sollecitazione che arriva dal Viminale a tutti i prefetti d’Italia, e anche al presidente della Giunta regionale della Valle d’Aosta e ai commissari di governo delle province autonome di trento e Bolzano. Sollecitazione trasmessa per conoscenza anche al Capo della Polizia, Franco Gabrielli, e al capo del Dipartimento dei vigili del fuoco, Bruno Frattasi. Un invito già accolto dal sindaco di Napoli, Luigi De Magistris. Riaprono invece le scuole a Genova, mentre resteranno chiuse nel Bresciano, dove il vento ha scoperchiato una palestra comunale.

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