L’albero di Natale di Roma non è ancora stato presentato alla cittadinanza (accadrà l’8 dicembre) e già esplodono le polemiche. Dopo il caso dell’anno scorso del povero abete semispoglio ribattezzato dai romani Spelacchio, quest’anno il nuovo albero di piazza Venezia, sponsorizzato da Netflix (che ha sborsato 376 mila di euro), e’ divenuto oggetto di critiche e ironie sui social ancor prima del suo debutto ufficiale. I romani postano foto in cui si vede il nuovo albero con qualche ramo apparentemente spezzato e scrivono commenti sarcastici ribattezzando l’erede di Spelacchio col nome di Spezzacchio.
Dalla società che sta curando l’esecuzione del progetto si spiega che i rami non sono spezzati, ma sono stati tagliati per evitare che nel trasporto subissero danni, e saranno poi riattaccati. Intanto, però, davanti all’Altare della Patria si staglia un abete apparentemente malconcio. E c’è chi scrive, ricordando lo sponsor, “Spelacchio portato da Netflix è talmente ridotto male che è stato declassato a fiction Rai” o, ancora, “Altro che albero di Netflix, questo al massimo è un DAZN”.
In attesa di vedere che ne sarà dell’albero, sui social si scatena l’ironia che prende di mira soprattutto la sindaca della Capitale. “Ma che gli hanno fatto alla Raggi gli abeti?”, scrive un utente. Un altro: “Pare che Di Maio stia cercando la ‘manina’ che ha ridotto così il povero Spezzacchio parente tutto troncato di Spelacchio, nipote del PoveroTristo albero del 2016”. “Indipendentemente da chi lo paghi, a ‘sto punto mi sa che e’ proprio la giunta Raggi a fare la macumba agli alberi di Natale…”, dichiara un altro utente.
Ovviamente c’è anche chi sostiene, come il Campidoglio, che l’albero sia ancora in ‘fase di montaggio’ e che tanta ironia sia fuori luogo: “Ricordiamo ai sapientoni (i quali non sapendo come attaccare la Raggi inventano balle su un albero di Natale), che l’albero deve essere ancora sistemato, anche nella perfetta Milano si presentava cosi’ appena giunto”, afferma un utente postando la foto dell’albero di Natale di Milano, in condizioni analoghe a quello romano. C’è poi chi gioca ancora con lo sponsor Netflix e, ricordando la serie cult ‘Stranger Things’, scrive: “Almeno Spelacchio arrivava dalla Val di Fiemme. Spezzacchio sembra provenire direttamente dal SottoSopra”. Infine sono in molti a sollevare una domanda che chiuderebbe per sempre la questione: “Ma lasciar perdere gli alberi di Natale e fare solo il presepe, no?”.
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