Viviamo in una società troppo critica e, di conseguenza, molte persone vivono in un modo ansioso la loro esistenza. Non sono, inoltre, in grado di superare le loro paure, la loro rabbia, la loro tristezza e via dicendo.La ipnositerapia può aiutarci, con i suoi più che acclarati risultati volti a favorire una ricerca corretta verso il benessere e la salute mentale. In sostanza, è l’applicazione della ipnosi nel campo terapeutico. È una esperienza che, anche se non c’è ne aggiriamo o non ci diamo peso, possiamo provare più volte nella nostra vita quotidiana.
Un esempio è dato nella situazione nella quale la nostra attenzione è totalmente assorbita da uno specifico stimolo.
L’ipnosi come sostegno
Circondata da misteri, l’ipnosi è ancora vista, come un qualcosa legato al suo impenetrabile passato, collegato alla guarigione e a rituali magici vecchi quanto l’umanità. Tuttavia, è una pratica, uno strumento di supporto per la diagnosi e il trattamento medico già a partire dalla fine degli anni Novanta e, come tale, con la mistica visione non ha niente a che spartire.
L’ipnosi non è altro, quindi, che un meccanismo mentale, totalmente spiegabile dalla scienza. Entrare in uno stato ipnotico è qualcosa di fisiologico, naturale del corpo, che sperimentiamo più volte al giorno.
Nella terapia della ipnosi, la persona non è in uno stato inconscio come si crede; ha solo il suo senso critico diminuito e, quindi, è più aperto ai consigli forniti da un medico. Pertanto, lo psicoterapeuta utilizza lo stato di trance del paziente per agevolare l’accesso a quella che è la sua vita psichica inconscia.
Grazie a ciò, potrà tanto stimolare quelle che sono le risorse interne, quanto rimuovere quelli che sono gli eventi che provocano sia comportamenti sintomatici sia conflitti.