Cronaca

Il sequestratore di Pieve Madolena chiede di parlare con Salvini

'ndrangheta ostaggi ufficio postale

foto: Twitter 

Polizia 

Un uomo, condannato per ‘ndrangheta nel processo Aemilia, si è asserragliato nell’ufficio postale di Pieve Madolena, nel Reggiano e cheide di parlare con il ministro dell’Interno, Matteo Salvini. Armato con un coltello, Antonio Amato – questo il nome del sequestratore – tiene in ostaggio cinque dipendenti, tra cui la direttrice. Secondo le informazioni trapelate, Amato era latitante.

Amato era ricercato dai carabinieri di Piacenza che avrebbero dovuto dare esecuzione all’ordinanza firmata dalla corte su richiesta della Dda e condurlo in carcere, ma fino a questa mattina risultava irreperibile. La sua è stata una delle sentenze piu’ pesanti: accusato di associazione di stampo mafioso, eè stato condannato in primo grado a 19 anni e un mese.

Il processo Aemilia è lo stesso in cui il calciatore Vincenzo Iaquinta è stato condannato a due anni di carcere. 

Amato è entrato intorno alle 8,30 nell’ufficio postale in cui si trovavano sei o sette clienti, ha urlato ‘fuori tutti’ e quando questi sono usciti si è chiuso dentro con la direttrice e quattro impiegati. Poco dopo le 12 ha liberato una donna che, appena soccorsa, ha avuto un malore.

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