
AGI – “Aspettavo la tua chiamata per gli auguri di Pasqua, sarebbe stata la 103esima, telefonata che non è mai arrivata. Ancora non riesco a crederci che anche tu mi hai lasciato, rimangono i tanti ricordi, la tua voce, le tue battute, ma rimane anche un grande vuoto dentro di me. Posso solo ringraziarti per tutto quello che hai fatto per me e per mia mamma, immagino che questa mattina sarà corsa subito ad abbracciarti come fece quando ci incontrammo la prima volta a Santa Marta”. È il ricordo di Michele Ferri, fratello di Andrea, imprenditore pesarese ucciso il 4 giugno 2013 con 7 colpi di pistola. Scrisse una lettera a Papa Francesco e da quel giorno il Pontefice chiamò abitualmente la famiglia.
“È grazie a te che siamo riusciti a sopportare tutto il peso delle tragedie che sono accadute – ricorda oggi Michele Ferri – ci sei stato vicino come nessun altro, abbiamo pregato tanto per te perché alla fine chiedevi solo quello in cambio, ma non è bastato. Non ci sarà più un altro Papa Francesco perché tu sei stato unico, sei stato il Papa della gente fra la gente, sei stato il mio amico. Ciao Papa Francesco, mi manchi”.
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