L’idratazione è una componente dell’alimentazione sportiva che il mondo sembra dimenticare. Rimane invece una delle componenti più imperative dell’alimentazione sportiva. Piccoli livelli di disidratazione provocano un indebolimento delle prestazioni, con effetti quali vertigini, affaticamento e crampi muscolari. L’acqua durante l’esercizio fisico consente la regolazione della temperatura corporea, la lubrificazione delle articolazioni e il trasporto dei nutrienti dove devono essere utilizzati.
La quantità di liquidi deve essere proporzionata al peso corporeo dell’atleta, all’intensità degli esercizi e alle condizioni ambientali, ma la raccomandazione generale è di assumere due ore prima dell’esercizio un bicchiere da 500 ml e durante l’esercizio, ogni 15-20 minuti, 150-200 ml. La sostituzione degli elettroliti è fondamentale, in quanto il sodio, il potassio e il magnesio svolgono un ruolo essenziale nel funzionamento dei muscoli. Gli elettroliti persi con il sudore possono anche causare spasmi nei muscoli.

Sommario
Il tempismo è tutto
Sapere cosa e quando mangiare può facilmente fare la differenza nelle prestazioni sportive:
Pasto prima dell’esercizio
Un pasto preallenamento di 2 o 3 ore che includa carboidrati complessi, proteine e grassi buoni prolunga l’accumulo di energia. Un mini-snack con elevate quantità di carboidrati, come una banana o una barretta di muesli, da 30 a 60 minuti prima dell’allenamento offre un ulteriore carico di energia senza effetti digestivi negativi.
La nutrizione sportiva fa parte di questa cassetta degli attrezzi. Grazie al mix di alimentazione corretta, alla giusta tempistica dei pasti in funzione delle prestazioni e alle richieste specifiche per le particolari esigenze che presenta, le prestazioni di punta di un atleta sono supportate allo stesso tempo da un interesse per un funzionamento sano a lungo termine.