Sono scattate oggi le nuove limitazioni al traffico nelle regioni del Bacino Padano. In centinaia di Comuni di Lombardia, Veneto ed Emilia Romagna, dal 1 ottobre al 31 marzo, viene proibita la circolazione agli euro 0 benzina e fino agli euro 3 diesel, dal lunedì al venerdì dalle 7.30 alle 19.30. La novità riguarda proprio gli euro 3 diesel, veicoli immatricolati per lo più tra il 2001 e il 2005, che fino allo scorso anno potevano invece circolare.
L’accordo di Bacino Padano era stato siglato da Lombardia, Veneto, Emilia Romagna e Piemonte, assieme al ministero dell’Ambiente, per combattere lo smog su larga scala. Se le prime tre Regioni hanno però dato attuazione al documento, il Piemonte ha rinviato la sua entrata in vigore. Ad eccezione di un paio di Comuni, infatti, in Piemonte continuano a circolare gli euro 3 diesel.
Lombardia
In Lombardia le limitazioni al traffico riguardano Milano e altri 213 Comuni sopra i 30 mila abitanti. Alle nuove restrizioni si aggiungeranno, in caso di necessità, tutte le misure straordinarie che si attivano con il superamento dei livelli consentiti di PM10. Comunque sono esclusi dal blocco i veicoli elettrici, ibridi e a gpl, le auto storiche, i motoveicoli e ciclomotori quattro tempi, gli autobus e i mezzi di trasporto pubblico e gli scuolabus. Ma anche i mezzi della polizia, dei vigili del fuoco, di tutte le forze dell’ordine, le ambulanze e le auto private dei medici e dei veterinari con relativo permesso. Lo stop riguarderà circa 420 mila auto e 160 mila furgoni in più rispetto a quelli già fermati negli scorsi anni. Regole che si sommano a quelle già esistenti dell’Area C milanese (dove i veicoli più inquinanti non possono circolare, mentre gli altri devono pagare un ticket d’ingresso) e a quelle che arriveranno con l’Area B. Dal 21 gennaio 2019, infatti, in gran parte del capoluogo milanese verranno fermati in maniera permanente tutto l’anno, dal lunedì al venerdì dalle 7.30 alle 19.30, i veicoli diesel euro 0, 1, 2 e 3 e benzina euro 0.
Veneto
In Veneto le limitazioni hanno coinvolto 1,1 milioni di auto sul parco circolante complessivo. A questi si aggiungono i veicoli commerciali per un totale di circa 1,2 milioni di mezzi ‘fuori legge’. Moltissimi gli automobilisti che fin dalle prime ore del mattino hanno preso d’assalto i centralini delle polizie municipali per chiedere informazioni sulla viabilità e le limitazioni introdotte. Praticamente tutti i comandi di polizia municipale interessati hanno fatto sapere che eventuali numeri o statistiche saranno diffusi nei prossimi giorni, ma di non aver comunque registrato alcun tipo di disagio.
Emilia Romagna
In Emilia Romagna lo stop comprende anche gli euro 4 diesel. Una misura, quest’ultima, in vigore nel territorio dei 30 Comuni della regione che hanno aderito al Piano aria integrato regionale (Pair 2020), adottata tenendo comunque conto delle necessità quotidiane delle persone, delle famiglie e di chi lavora. Sono infatti esentati dal divieto, fra gli altri, e potranno quindi circolare con qualsiasi mezzo possiedano, i lavoratori turnisti, chi si sposta per motivi di cura, assistenza, emergenza, chi accompagna figli e bambini a scuola, così come i meno abbienti, visto che potrà circolare il singolo guidatore con Isee annuo fino a 14mila euro. Così come il via libera riguarderà i mezzi alimentati a metano, gpl, elettrici e ibridi e quelli con più di 3 persone a bordo qualunque sia il tipo di alimentazione. Oltre a numerose altre deroghe, fra cui quelle per le imprese.
Piemonte
A Torino, infine, le nuove misure antismog sono state revocate. Nel capoluogo piemontese continuano ad essere in vigore le limitazioni permanenti che riguardano, per il trasporto persone, tutti i veicoli euro 0 benzina e i diesel euro 1 e 2.
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