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Un potente alleato per la nostra salute

Negli ultimi anni molte più persone, vuoi per la vita frenetica o per il piacere di star bene, integrano la loro dieta con nutriceutici naturali. In particolar modo, assieme a guaranà e multivitaminici, negli ultimi tempi, si sente spesso parlare di integratori di zenzero e curcuma.  Sui benefici di quest’ultima in particolare si è parlato tantissimo, ma vogliamo comunque rinfrescarvi la memoria.

I benefici della curcuma

Prima di tutto dobbiamo precisare che in questa sede vogliamo indagare a cosa fa bene e come fa bene e non a quanto fa bene. Questo vi consigliamo sempre di valutarlo confrontandovi con il medico curante.

Gli integratori di curcuma funzionano molto bene nello svolgere questa azione:

  • azione antiossidante
  • azione antinfiammatoria
  • azione antimicrobica

Sono inoltre molto utili per:

  • ridurre i gas intestinali e la dispepsia
  • riduzione del colesterolo
  • sbiancamento dei denti

Ovviamente non vogliamo dirvi che la curcuma fa miracoli. Queste sue funzioni vengono bene espletate a causa dei suoi componenti ma funzionano solo se accostate ad una dieta equilibrata e a cure mediche specifiche laddove ce ne sia bisogno. Ad esempio possiamo consigliare gli integratori di curcuma a chi soffre di colesterolo alto ma probabilmente, il medico consiglierebbe integratori con nutriceutici con ancora maggiore indice di fibre (utile per l’appunto ad abbassare il colesterolo).

Cos’è la curcuma e di cosa sono fatti gli integratori di curcuma

Partiamo col dirvi quale curcuma poiché ne esistono circa 90 tipologie diverse. La curcuma che viene utilizzata negli integratori di curcuma è la Longa che viene utilizzata sia per scopi alimentari che fitoterapici. Gli integratori di curcuma infatti sono fatti della stessa curcuma che utilizziamo nella preparazione di piatti etnici (quelli indiani ad esempio, da dove deriva la spezia che, a tal proposito viene anche indicata come lo zafferano delle indie). Si tratta di una pianta spontanea che cresce principalmente in India e in Malesia e nell’Asia meridionale. Ha bisogno di un clima tropicale per crescere e l’India ne è il primo produttore mondiale.

Il principio attivo, utile negli integratori di curcuma è la curcumina, un polifenolo che oltre a contenere i principi attivi della pianta, ne definisce anche il colore arancione.

I benefici della curcuma

 La curcuma viene usata da diversi anni come principio costituente della medicina ayurvedica già da circa 2000 anni fa. Veniva infatti utilizzata come digestivo, antinfiammatorio e depurativo dell’organismo. Sono state trovate testimonianze del suo utilizzo anche nella medicina cinese sia per trattamenti comuni che  per il trattamento di stati dolorosi ricorsivi. In particolar modo le sue applicazioni si basano sulle proprietà della curcumina quali quali: antiossidante, antiinfiammatori e immuno-modulatorie .Nel dettaglio:

 Il suo effetto antiossidante è dato dalla capacità di ridurre i radicali liberi, responsabili, se in eccesso, dell’invecchiamento dei tessuti. 

La proprietà ant iinfiammatoria della curcuma viene dalla produzione di citochine utili per sfiammare gli stati alterati che causano dolore.

I benefici della curcuma sulla secrezione insulinica sono invece dovute al fatto che la curcumina stimola positivamente le cellule pancreatiche in seguito al consumo di pasti ad alto contenuto glicemico. Questo dato risulta particolarmente interessante per coloro che soffrono di diabete di tipo 2.

La sua proprietà immuno-modulatoria (ovvero la proprietà  di modulare il sistema immunitario), sostenendone una funzionalità equilibrata e riducendo le risposte croniche e autoimmunitarie, rendono la spezia e una corretta integrazione particolarmente indicata per chi soffre di patologie autoimmunitarie, come la sclerosi multipla o il diabete di tipo 1.

Controindicazioni degli integratori di curcuma

Purtroppo, come tutte le cose, anche gli integratori di curcuma hanno delle controindicazioni, soprattutto se usati in maniera scorretta. Esistono infatti alcune patologie e trattamenti farmacologici che sconsigliano o addirittura vietano l’assunzione di questa sostanza.

Al fine di  evitare qualsiasi controindicazione o effetto collaterale, la dose giornaliera di curcuma consigliata va dai 3 ai 5 gr al giorno, circa 1 cucchiaio da minestra. È bene non esagerare e non aumentare il dosaggio a sentimento. Questo perchè un consumo eccessivo anche in individui in piena salute, può provocare nausea, diarrea o acidità di stomaco.

Inoltre sia sotto forma di integratori di curcuma che ad uso integratori alimentari non va assunta se si soffre delle seguenti patologie: 

  • Occlusione delle vie biliari
  • Problemi alla cistifellea
  • Problemi di coagulazione del sangue
  • Calcoli alla colecisti e alle vie bilari
  • Ulcera gastrica

Il miglior consiglio che possiamo darvi è quello di consultarvi con il medico in caso di qualsiasi dubbio.

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