Cronaca

Una donna è morta e un pastore è disperso dopo la bomba d’acqua in Sardegna

Una donna è morta e un pastore è disperso dopo la bomba d'acqua in Sardegna

Articolo aggiornato alle ore 17,40 dell’11 ottobre 2018.

Migliora la situazione in Sardegna, dopo 24 ore difficilissime, in cui temporali e bombe d’acqua hanno provocato danni alle strade, alle campagne e causato la morte di una donna ad Assemini, nel Cagliaritano.
Intanto, sono ancora in corso le ricerche di un pastore di origine napoletana disperso da stanotte nel territorio di Costa Rey, nel territorio di Muravera, nel Sud Sardegna. È probabile che sia rimasto bloccato in una zona impervia, duramente colpita dalle piogge abbondanti cadute da ieri sera, e non sia riuscito rientrare in paese. L’uomo, secondo quanto riferisce Coldiretti Sardegna, ieri pomeriggio stava portando in salvo le sue pecore. Nella zona, flagellata da allagamenti e smottamenti, con la statale 125 chiusa all’altezza del chilometro 42. Lo cercano carabinieri, vigili del fuoco e uomini del corpo forestale regionale. 

“Nei prossimi giorni proclameremo una giornata di lutto cittadino per stringerci intorno alla famiglia di Tamara”, ha annunciato la sindaca di Assemini, Sabrina Licheri, dopo la notte di pioggia in cui la sua città si e’ svegliata con la notizia della morte di Tamara Maccario, casalinga di 44 anni, dispersa dalla notte scorsa e vittima dell’esondazione del rio Giacu Meloni, in località Sa Traia. Il suo corpo stato trovato a circa 500 metri dalla sua auto, vicino alla foce del torrente. “Il marito Antonio (salvato da un elicottero, ndr) e le tre figlie, Arianna Sara e Alessia, salvati dai soccorsi nel corso della notte, sono attualmente in buone condizioni fisiche”, riferisce la Prima cittadina.

Nel primo pomeriggio l’allerta per rischio idrogeologico è stata declassata da rossa ad arancione e domani dovrebbe tornare gialla, di criticità ordinaria. Permane l’avviso di condizioni meteo avverse. 

La situazione della viabilità

È stato riaperto al traffico, in entrambe le direzioni, un tratto della strada statale 195 Sulcitana, quello che dall’ingresso di Cagliari (dal ponte della Scafa) raggiunge la rotatoria della zona industriale di Macchiareddu. Lo riferisce l’Anas, le cui squadre sono al lavoro per ripristinare i tre punti in cui ieri l’asfalto ha ceduto a causa delle esondazioni. Il traffico, però, resta vietato ai mezzi pesanti. ad eccezione di quelli diretti ai siti produttivi dell’area del porto canale e della zona industriale di Macchiareddu. È stata riaperta anche la strada statale 195 RACC, nel territorio comunale di Cagliari.

Resta, invece, chiuso il tratto successivo della 195, dove sono in corso, dalle prime ore di questa mattina, i lavori della ditta di manutenzione incaricata dall’Anas per gli interventi urgenti di ripristino nei punti, in corrispondenza di tre opere idrauliche, in cui ieri la strada ha ceduto, al km 8,900, al km 9,300 e al km 10,100 della strada statale, nel territorio comunale di Capoterra.

Uomini e mezzi Anas sono anche impegnati per la gestione della viabilità lungo un tratto della strada statale 125 Var Orientale Sarda, dal km 42,100 al km 44,420, a causa di una smottamento della pendice in prossimità dell’ingresso sud della galleria Arexini. Chiuso anche un tratto della statale 390 “di Barisardo”, dal km 2,000 al km 8,200, a causa di allagamenti. Sempre per allagamenti è chiusa la rampa di collegamento della statale 195 Racc alla statale 554. 

I centri più colpiti nella notte

La fase più critica si è registrata tra la mezzanotte e le 4 con la sala operativa della Protezione civile regionale impegnata a rispondere alle decine di chiamate di diversi sindaci che ha hanno coordinato gli interventi in loco. Capoterra, Uta e Assemimi i centri più colpiti nel Cagliaritano; San Vito, Castiadas e Villaputzu nel Sarrabus. Diversi gli interventi per soccorrere persone rimaste intrappolate, oltre alle cinque tra le statali 130 e 131.

Sempre nella notte altri due dispersi sono stati localizzati e messo in salvo ancora nella campagne di Assemini. La chiusura della la strada 195 – che collega il capoluogo a importanti centri come Pula, Capoterra e Sarroch, oltre che la raffineria della Saras – ha causato in mattinata forti disagi per migliaia di pendolari, di fatto impossibilitati a raggiungere Cagliari.

Resta in vigore l’ordinanza che prevede scuole, parchi e uffici pubblici chiusi. La protezione civile regionale è stata inoltre impegnata nel Sarrabus dove, a causa dall’acqua e degli smottamenti, sono stati chiusi alcuni tratti della provinciale 49 e della statale 389. Da quanto si apprende la fase critica delle precipitazioni si sarebbe esaurita nella notte. Resta comunque alta l’allerta con codice rosso. È previsto che pioverà, anche in modo abbondante, per l’intera giornata.

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