
“Lo slogan ‘sto a casa’ è un po’ semplificatorio: stare all’aria aperta a un metro di distanza, farsi una corsetta, sono tutte cose che si possono fare. Non è il coprifuoco”, ha commentato il direttore del Dipartimento Malattie Infettive dell’Istituto Superiore di Sanità Giovanni Rezza, intervistato a Circo Massimo, su Radio Capital. E intervenendo sulla polemica riguardo i giovani poco responsabili, Rezza ha detto che “è difficile tenerli a casa, ma bisogna cercare di convincerli. Loro stessi sono a rischio infezione, anche se hanno un rischio di malattia grave molto basso rispetto agli anziani. Avranno genitori e nonni da proteggere. Quindi bisogna che stiano attenti. E poi non vogliamo vedere piu’ scene come quelle dell’assalto ai treni. Una scena veramente indecente – conclude Rezza – speriamo di vederne piu'”.
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