Cronaca

Le orche si stanno dirigendo verso Scilla

Orche stretto messina Scilla genova

 Massimo Lovati / AGF

Orche

Le orche che da Genova sono arrivate nello stretto di Messina, sono state avvistate in direzione di Scilla. L’ultima segnalazione, nella tarda mattinata di ieri, è di nuovo del pescatore sportivo messinese Simone Vartuli. Immediata la comunicazione a Marecamp e la successiva chiamata alla Guardia costiera di Messina. La Cp 852 è prontamente uscita in mare a perlustrare l’area ma, forse a causa del peggioramento delle condizioni marine o per un allontanamento degli animali, non c’era nulla in acqua.

 “La storia sta coinvolgendo numerosi esperti e curiosi – dice il team di Marecamp – che si chiedono dove stiano andando le orche. Noi questo non lo sappiamo, ma abbiamo biologi in osservazione che si alternano a Palmi, Scilla, Cannitello, TorreFaro, AciCastello, Catania, Brucoli, Thapsos, Portopalo di Capo Passero”.

In allerta anche tutti i pescatori dei laboratori galleggianti di Low Impact Fishers of Europe, oltre a quelli delle Eolie e di Palermo, così come le associazioni più vicine Jonian Dolphin Conservation (Taranto) Associazione MeRis (Agrigento) e anche le più lontane come Act4Med nel caso in cui le orche dovessero fare rotta per Gibilterra e passare vicino alla Tunisia.

Solo qualche giorno fa Vartuli ha segnalato la presenza in mare di 3 esemplari dei 4 del gruppo originario, facendo temere il peggio per Dropi, il cucciolo che era stato trovato in preoccupante stato di dimagrimento. 

Se, come sembra, le orche sono le stesse che giorni fa si sono affacciati di fronte al porto di Genova, hanno percorso circa 6.000 chilometri nel loro estenuante (e per il momento ben poco compreso anche dagli esperti che si interrogano sui motivi) viaggio che le ha portati dall’Islanda, dove erano state fotografate per la prima volta 6 anni fa, fino a varcare lo stretto di Gibilterra e spingersi fino alla costa ligure. Un’impresa incredibile, che ha sorpreso gli esperti: è la prima volta che si identificano orche in Islanda e poi, dopo anni, addirittura nell’Italia meridionale, ed è a detta di Orca Guardians Iceland probabilmente una delle migrazioni accertate più lunghe di sempre.

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