
È tornato a parlare di “danno fatto dai magistrati italiani” Raffaele Sollecito, ripercorrendo la vicenda che per anni lo ha visto imputato, e poi scagionato definitivamente, con Amanda Knox, per l’omicidio di Meredith Kercher, avvenuto a Perugia nella notte tra il primo e il 2 novembre 2007.
“Dopo 4 anni di carcere nessuno mi ha riabilitato – ha detto Sollecito, intervistato a ‘Porta a porta’ (la puntata andrà in onda domani) – non sono stati garantiti i miei diritti”. Sulla notte dell’omicidio, ha aggiunto, “io ho detto la verità, non potevo immaginare ciò che sarebbe successo dopo. Io ho visto soltanto una porta chiusa a chiave”. Quanto ad Amanda e alle sue dichiarazioni dell’epoca, Sollecito non ha dubbi: “Le sono state estorte senza garantire i suoi diritti”.
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