
Avrebbero aiutato un grosso gruppo imprenditoriale pugliese (Fusillo) ad ottenere nuovi crediti nonostante fosse creditore della Banca popolare di Bari già di 100 milioni di euro: due ex manager della BpB sono indagati per concorso in bancarotta. Si tratta di Gianluca Jacobini (figlio del patron ed ex presidente Marco), ex condirettore generale, e di Nicola Loperfido, ex responsabile della direzione crediti.
Secondo le ipotesi del procuratore aggiunto Roberto Rossi e del pm Lanfranco Marazia, la banca avrebbe illecitamente continuato a concedere crediti a un gruppo che era sull’orlo di fallimento. Le verifiche sono iniziate molti mesi fa e a giugno sfociate in un decreto di perquisizione nei confronti delle società del gruppo Fimco-Maiora e della Banca popolare di Bari.
All’epoca gli avvisi di garanzia furono notificati solo agli imprenditori ma, nel prosieguo delle indagini della guardia di finanza, è emerso che l’istituto di credito potrebbe avere delle responsabilità nella bancarotta.
Quattro società del gruppo in questione, nel frattempo, sono state dichiarate fallite e per una quinta è stata fissata un’udienza a gennaio, davanti al tribunale civile di Bari.
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