I carburanti cambieranno nome. Nelle stazioni di servizio sia sul distributore sia sulla pistola per l’erogazione troveremo presto delle etichette che affiancheranno quelle tradizionali. Avranno delle lettere e numeri inscritti all’interno di tre forme geometriche: un cerchio per la benzina, un quadrato per il gasolio e un rombo per i combustibili gassosi. È l’effetto di un regolamento europeo del 2014, recepito in Italia nel 2017, che ha l’obiettivo di facilitare gli automobilisti a scegliere il carburante adatto anche in Paesi diversi dal proprio.
All’interno delle forme quindi troveremo delle lettera e dei numeri:
- la benzina sarà identificata da un’etichetta circolare con la lettera E
- la “B” per il gasolio, più un eventuale numero che indica la percentuale di biocarburante. Ci saranno due etichette: B7 o B10 (dove il numero indica la percentuale di diesel ecologico, 7 o 10%)
- “Xtl” per il gasolio sintetico non derivante dalla raffinazione del greggio.
- I carburanti gassosi verranno indicati con un rombo e dentro: H2 per l’idrogeno; Cng per il gas naturale compresso; Lpg per il Gpl; Lng per il gas naturale liquefatto.
“Le etichette compariranno in tutti i 28 stati Ue, nei Paesi delloSpazio economico europeo (Islanda, Liechtenstein e Norvegia) ma anche in Serbia, Macedonia, Svizzera e Turchia. Saranno applicate sia sul distributore di carburante che sulla pistola, ma resteranno comunque affiancate a quelle tradizionali”, spiega Il Fatto quotidiano. “Dovranno, inoltre, comparire accanto al tappo del serbatoio sui veicoliimmatricolati o immessi sul mercato a partire da 12 ottobre.
Da ieri anche alcuni distributori italiani hanno già apposto l’etichetta con i numeri. “Per quanto riguarda i veicoli elettrici è in preparazione una normativa specifica”, aggiunge il Corriere della sera. “Da oggi i simboli verranno apposti sui nuovi mezzi che usciranno dalle concessionarie e su quelli che saranno immatricolati: si troveranno accanto al tappo del serbatoio di carburante. Invece, nessun accorgimento è previsto per le auto già in circolazione”.
“Questa nuova normativa” argomenta Martino Landi, presidente di Faib-Confesercenti “avvicinerà la rete italiana agli standard europei, dando al consumatore certezza sulla qualità e composizione dei prodotti che immette nel serbatoio del proprio veicolo. Inoltre, consentirà di alimentare i motori delle auto che sono sempre più sofisticati con il carburante che meglio si adatta. Le case costruttrici potranno indicare con precisione nel libretto d’istruzione quale diesel o benzina è più appropriata per quel tipo di veicolo”.
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