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Michael Kors
Chi è Michael Kors, lo stilista-imprenditore dietro all’azienda americana che si è comprata Versace? In Italia era un nome relativamente poco conosciuto fino a pochi anni fa, poi le sue borse sono diventate un best seller, in Italia e in tutta Europa.
Secondo il Sole 24 Ore il segreto è nel fatto che costano tra i 200 e i 400 euro, ma si acquistano in negozi che paiono quelli delle maison del lusso.
Sommario
Il lusso accessibile
Kors è tra gli alfieri di quello che si chiama ‘lusso accessibile’ e si è inserito in quel filone tracciato da Ralph Lauren e Calvin Klein e seguito anche da Marc Jacobs. Ma ha fatto di più: non si è limitato a disegnare e vendere ha cominciato a comprare, anzi a fagocitare. A cominciare da Jimmy Choo, per esempio, il famoso marchio di calzature di cui da novembre 2017 possiede la maggioranza. Stessa filosofia del resto seguita da Coach che nel 2017 si è comprato Kate Spade e Stuart Weitzman per creare il megabrand ‘Tapestry’ i cui singoli marchi però continuano a operare individualmente.
Di fatto Kors ha acquisito un brand che ha un posizionamento più alto, ma che ha soprattutto la componente di abbigliamento e la scelta di lasciare Donatella Versace alla direzione artistica sembra confermare che quella che è pur sempre una acquisizione finirà per funzionare come una alleanza, almeno sul piano creativo.
Michael Kors, 59 anni, è americano ma con un’anima stilistica europea, scrive Vanity Fair. Nato a Long Island nel 1959 studia al Fashion Institute of Technology di New York, cominciando a disegnare abiti a 19 anni. Figlio di Joan Hamburg, una fotomodella di origine ebraica, e dello studente svedese Karl Anderson Sr. da quest’ultimo prende il nome in versione Jr. che cambia quando la madre si risposa con l’uomo d’affari Bill Kors. Cambiato cognome perché non cambiare anche il nome? Nasce Micheal David Kors che disegna l’abito per le seconde nozze della madre, lascia la scuola di moda dopo appena due semestri, si innamora di New York e comincia a lavorare in una boutique che gli permette di cimentarsi in una prima collezione.
Ascesa, caduta e di nuovo ascesa
Incoraggiato dal riscontro positivo di quel piccolo debutto, Micheal Kors lancia nel 1981 una collezione femminile a suo nome venduta da subito da Bergdorf Goodman e Saks Fifth Avenue. Per un po’ le cose vanno bene, poi male e infine malissimo: nel 1993 il marchio va in bancarotta, ma solo per risorgere nel ’97. Intanto Kors è diventato direttore creativo di Céline e nel giro di qualche anno si riposiziona di nuovo nella fascia più alta di mercato. Nel 2004 con poca convinzione accetta il ruolo di giurato nel reality show Project Runway e si afferma anche come personaggio tv. Le sue amiche del cuore si chiamano Nicole Kidman, Iman, Catherine Zeta-Jones e Michelle Obama ha scelto un suo abito per la sua prima foto ufficiale da First Lady.
Pioniere dello sviluppo retail, ha quasi 800 negozi nel mondo e, pur non essendo un nativo digitale né un millennial, ha abbracciato con entusiasmo la rivoluzione digitale. Puntando sull’e-commerce ma soprattutto su social media, dirette streaming e offerte speciali online.
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