Cultura

Bellocchio trionfa ai David: “Il traditore” porta a casa 6 statuette

“Avevo vinto tre David in tutta la mia carriera, oggi ne ho vinti tre in una volta sola”. Un Marco Bellocchio emozionato e visibilmente felice commenta così, alla fine della serata dei David di Donatello, l’ultimo premio consegnato al suo film ‘Il traditore‘, il più importante, quello come miglior pellicola dell’anno. Un riconoscimento che si va ad aggiungere ad altri 5: miglior regista (Bellocchio), attore protagonista (Pierfrancesco Favino), attore non protagonista (Luigi Lo Cascio), oltre che miglior sceneggiatura originale (Bellocchio) e miglior montatore (Calvelli).

In precedenza lo stesso Bellocchio aveva detto: “Avendo uno spirito democristiano vorrei che tutti fossero premiati” augurando quindi al cinema italiano “così in difficoltà in questo momento, di poter ricominciare a lavorare”.

Una grande serata di cinema, la festa del cinema italiano quella andata in scena su Rai 1, che Piera Detassis, presidnente dell’Accademia del cinema italiano ha descritto così: “Quella di stasera e’ una sfida, ma questo e’ un tempo di sfide, un tempo in cui bisogna immaginare quello che sarà, ci vuole innovazione e sarà qualcosa di diverso”. (AGI)’Il traditore’, pellicola superfavorita alla vigilia con 18 candidature, ha dominato la serata condotta da Carlo Conti da via Teulada in solitaria (solo alla fine e’ arrivata Piera Detassis, presidente dell’Accademia del Cinema italiano a consegnare il premio virtualmente a Bellocchio). Gli altri contendenti si sono accontentati di quello che ha lasciato ‘Il traditore’. Miglior attrice Jasmine Trinca per ‘La dea fortunà, che ha bissato il premio ricevuto due anni fa per ‘Fortunatà. Attrice non protagonista Valeria Golino per ‘5 e’ il numero perfetto’ di Igort.

La vittoria di Bellocchio del suoi film su Tommaso Buscetta era annunciata. Tra tutte le statuette, pero’, quella meno certa era per l’attore non protagonista, vista la presenza ‘pesantissimà di Roberto Benigni (‘Pinocchio’): invece ha vinto un premio meritatissimo Luigi Lo Cascio.

Delusione per ‘Il primo re‘ di Matteo Rovere che ha portato a casa solo permi minori, per lo stesso ‘Pinocchio‘ di Matteo Garrone (che comunque è in pole position per rappresentare – con buone possibilità di successo – l’Italia agli Oscar 2021) e per ‘Martin Eden‘ che ha comunque vinto il David per la miglior sceneggiatura non originale. Ultima considerazione per il premio al miglior regista esordiente: ha vinto Phaim Bhuiyan per ‘Bangla‘. Una sorpresa, forse, ma un premio meritatissimo e molto significativo.

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