
La serrata del Paese contro il coronavirus? “Una misura sacrosanta”. Commenta così il virologo Roberto Burioni in un’intervista a La Stampa la decisione del governo di estendere la cosiddetta “zona rossa” o di garanzia a tutta la penisola.
Secondo l’infettivologo, infatti “il virus non è un meteorite, ma una minaccia che impegna ciascuno di noi. E ognuno di noi fa la differenza”, motivo per cui “ognuno deve assumere un comportamento virtuoso, nei confronti di se stesso e della comunità”. Poi affonda: “Anche a me piace l’apericena, la cena fuori e la serata alla Scala. Ma dobbiamo essere tutti disposti a fare dei sacrifici. Di fronte abbiamo un nemico pericoloso” avverte per l’ennesima volta.
Burioni dice anche che il punto “non è fare come si sta facendo in Cina” bensì “attuare la resistenza” perché di fatto il virus ci ha già cambiato la vita “e, adesso, ognuno di noi deve stare a casa”. Punto. E si esce solo per motivi specifici e provati: “Per lavorare o per le necessità indispensabili”, come lo è la spesa. “E sempre con le necessarie precauzioni”, avverte Burioni.
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