Cronaca

La Polizia ferroviaria ha recuperato 7,3 tonnellate di rame trafugato

oro rosso rame recuperato

Oltre 7,3 tonnellate di metalli di provenienza illecita recuperate, 1.682 persone controllate (di cui 2 arrestate e 8 denunciate), 5 sanzioni amministrative elevate per un importo totale di circa 9.630 euro. È il bilancio dell’operazione “Oro Rosso” organizzata dalla Polizia ferroviaria in tutto il territorio nazionale per il contrasto al fenomeno dei furti di rame in ambito ferroviario. L’attività ha visto l’impiego complessivo di 612 operatori e si è tradotta in 280 controlli ai rottamai, 159 servizi di pattugliamento lungo le linee ferroviarie e 57 su strada.

Nella provincia di Catania, in particolare, il personale della Polfer per la Sicilia ha denunciato un uomo di 45 anni per gestione di rifiuti non autorizzata e ricettazione ed ha sequestrato un’area all’interno della quale sono state trovate 7 tonnellate di rame (per un valore commerciale di circa 32.000 euro), 22 carcasse di auto e parti di esse; scoperti anche dei macchinari per sguainare e polverizzare le trecce di rame.

E stato possibile accertare che gran parte del rame ritrovato è in uso alle ferrovie, utilizzato per alimentare i passaggi a livello e collegare le garitte e le stazioni. In particolare, alcuni spezzoni sono risultati compatibili con quelli asportati recentemente sulla tratta ferroviaria Vizzini-Grammichele, furto che ha mandato in tilt la circolazione ferroviaria nel sud-est della regione. Gli investigatori ipotizzano sulla base della quantità di ‘oro rosso’ rinvenuto e dell’organizzazione dell’impresa illegale, che il luogo sequestrato fosse punto di riferimento per i predatori di rame per piazzare il metallo depredato nella Sicilia orientale.

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