Cronaca

La legittima difesa di Fredy Pacini si può considerare eccessiva?

La legittima difesa di Fredy Pacini si può considerare eccessiva?

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 L’officina di Pacini

È indagato per eccesso di legittima difesa, Fredy Pacini, il titolare della rivendita di pneumatici di Monte San Savino (Arezzo), che intorno alle 4 di martedì 27 novembre ha sparato e ucciso uno dei ladri scoperti all’interno della sua azienda dove dormiva dopo aver subito, secondo il suo legale, 38 furti in pochi mesi. Sono sei dal 2014 a oggi, però – racconta SkyTg24 – le denunce per furto consumato o tentato che risultano formalmente presentate ai carabinieri di Cortona.

L’uomo avrebbe raccontato al pm di essersi svegliato sentendo il rumore di un vetro che andava in frantumi, ha impugnato la pistola e ha sparato alcuni colpi di pistola verso due individui che si erano intrufolati all’interno della sua azienda. Uno di loro, colpito, è caduto a terra, è riuscito a trascinarsi all’esterno ed eè morto poco dopo. 

Il caso ha suscitato molte reazioni politiche

Immediate le reazioni politiche sui social, per lo più a favore del gommista aretino. “Dopo il decreto Sicurezza – dice il ministro dell’Interno Matteo Salvini – arriverà in Parlamento la nuova legge sulla legittima difesa. Io sto con chi si difende, entrare con la violenza in casa o nel negozio altrui, di giorno o di notte, legittima l’aggredito a difendere se stesso e la sua famiglia. La mia solidarietà al commerciante toscano – aggiunge il vicepremier – derubato 38 volte in pochi mesi: conti su di noi!”.

Salvini ha reso noto di aver telefonato a Pacini, e ha spiegato: “L’eccesso di legittima difesa è esattamente il reato che vogliamo cancellare: gli ho detto che ha tutto il diritto di stare tranquillo”. Il progetto di legge sulla legittima difesa “a inizio gennaio deve arrivare in aula”, ha garantito il ministro.

Difende il commerciante anche la presidente di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni, che su Twitter scrive: “Io sto con Fredy: la difesa è sempre legittima!”. La vicenda “è emblematica del dramma che vivono tanti commercianti italiani”, ha affermato il deputato di Forza Italia Luca Squeri.

Di analogo tenore le dichiarazioni del sindaco di Cascina e commissaria della Lega in Toscana, Susanna Ceccardi che, in un post su Facebook afferma: “Dopo 38 furti nella sua azienda, un uomo esasperato e costretto a dormire dentro il capannone, non poteva agire diversamente”. “La nuova legge sulla legittima difesa – aggiunge – lo avrebbe probabilmente salvato dalle indagini di eccesso colposo di legittima difesa. Siamo vicini a quest’uomo, e se necessario, gli daremo supporto per attraversare questa difficile vicenda”.

Solidarietà su Facebook

E intanto sono già oltre 18.500 i membri del gruppo Facebook “Io sto con Fredy” creato poche ore dopo l’aggressione con lo scopo di “raccogliere ed organizzare iniziative di solidarietà in favore del commerciante e della sua famiglia. Tanti anche i messaggi di sostegno all’imprenditore pubblicati sulla pagina personale di Pacini.

Gli utenti hanno organizzato una manifestazione di solidarietà che partirà domani alle 21 dal centro storico di Monte San Savino, iniziativa che prevede anche la raccolta fondi per sostenere le spese legali di Pacini.

Legge sulla legittima difesa, il governo accelera. Cosa cambia

Dal caso di cronaca si torna quindi alla polemica politica. Perché il caso di Fredy Pacini sembra destinato ad essere il volano o dell’approvazione definitiva della legge sulla legittima difesa o di un nuovo scontro sul tema all’interno della maggioranza. Riparte quindi da Arezzo la nuova offensiva di Matteo Salvini, preannunciata nel corso della campagna elettorale.

“Eccesso di legittima difesa? È il reato che andremo a cancellare”, annuncia il leader leghista che vuole sventolare al più presto a bandiera sulla legittima difesa. In Senato – ricorda La Stampa – è già stata approvata in prima lettura a ottobre una prima versione della riforma: che modifica già la disciplina dell’eccesso colposo previsto dal Codice penale. Con un comma che esclude la punibilità se chi ha commesso il fatto “per la salvaguardia della propria o altrui incolumità ha agito trovandosi in condizione di minorata difesa o in stato di grave turbamento, derivante dalla situazione di pericolo in atto”. Fissando pure il principio che esiste sempre la proporzionalità tra la difesa e l’offesa nei casi di violazione di domicilio.  

La riforma – spiega Libero – prevede inoltre l’estensione del gratuito patrocinio, nei casi in cui il giudice debba procedere penalmente per fatti commessi in condizioni di legittima difesa. E infine vengono inasprite di un anno le pene per il furto in casa e per lo scippo: il minimo ora diventa di quattro anni e il massimo di sette. Più severe le pene per il reato di rapina, da cinque anni fino a un massimo di dieci

Il numero dei reati in Italia è calato

Dall’agosto 2017 al luglio 2018 il numero dei reati in Italia è calato: i furti sono diminuiti da 1.302.636 a 1.189.499, così come le rapine, da 31.904 a 28.390 – ricorda SkyTg24 – Ma anche una realtà che le cronache nazionali spesso ci raccontano in tutta la loro brutalità. Così non lasciano indifferenti episodi shock come la rapina nella villa dei due coniugi di Lanciano, nel settembre scorso, che sono stati selvaggiamente picchiati.

È in aumento il senso di paura tra i cittadini. Stando al primo rapporto sulla filiera della sicurezza in Italia realizzato dal Censis con Federsicurezza, iI 31,9% delle famiglie italiane percepisce il rischio di criminalità nella zona in cui vive. Come probabile conseguenza, il 39% degli italiani è favorevole all’introduzione di criteri meno rigidi per il possesso di un’arma da fuoco per la difesa personale. In aumento rispetto al 26% del 2015.

Le regole all’estero

Si gioca sul confine sfumato della valutazione affidata ai magistrati il confronto in materia di legittima difesa tra i Paesi dell’Unione europea.

  • Francia: In base all’articolo 122-5 del codice penale, non risponde penalmente la persona che, a fronte di un attacco ingiustificato contro di sé o un’altra persona, compie, nello stesso momento, un atto imposto dalla necessità della legittima difesa, salvo che vi sia sproporzione tra i mezzi impiegati per la difesa e la gravità dell’attacco. Disposizioni simili nel caso del crimine contro un bene, per il quale è escluso l’omicidio volontario come atto di difesa e viene mantenuto il principio della proporzione tra mezzi di difesa e gravità dell’infrazione. In due circostanze viene invocata la legittima difesa: per respingere, di notte, l’ingresso con effrazione, violenza o inganno in un luogo abitato; per difendersi dagli autori di furto o saccheggio eseguiti con violenza. 
     
  • Gran Bretagna: una norma del 2013 ha stabilito che un uso anche non proporzionato della forza è legittimo nel caso della difesa del proprio luogo di residenza dall’intrusione non autorizzata di terzi (non invocabile nel caso di aggressore in fuga
     
  • Germania: si definisce legittima difesa quella necessaria per respingere da sé o da altri un attacco imminente o in corso. Tra le attenuanti per l’eccesso di difesa chi agisce per turbamento, paura o panico.
     
  • Spagna: è esente da responsabilità penale per legittima difesa chi agisce in difesa della persona o di diritti propri o altrui, in caso di aggressione ingiusta, che espone a pericolo grave e imminente.
     
  • Stati Uniti: il secondo emendamento della Costituzione americana garantisce il diritto dei cittadini di possedere armi. Si tratta di un diritto inviolabile che la Corte Suprema ha ribadito nel luglio 2008, sconfessando i tentativi di alcuni Stati di porre limitazioni. L’ampia diffusione delle armi è un tema sensibile in un Paese funestato da stragi ricorrenti di civili innocenti.

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