Cronaca

Fuoco e paura a San Vito, campeggio evacuato via mare nella notte

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Paura nel Trapanese per un vasto incendio alimentato dallo Scirocco. Le fiamme e le alte temperature hanno prodotto uno scenario da inferno. Nella notte è stato attivato in prefettura il Centro di coordinamento soccorsi per il coordinamento delle operazioni di spegnimento del rogo di vaste proporzioni, divampato verso le 2 nel Comune di San Vito Lo Capo. Le operazioni di spegnimento, rivelatesi complesse per il vento, hanno interessato una zona adiacente alla riserva naturale dello Zingaro e hanno richiesto la presenza sul posto di diverse squadre e mezzi dei vigili del fuoco, dell’Ispettorato Forestale, delle forze dell’ordine e dei volontari della Protezione civile.

Il villaggio turistico di Calampiso è stato interessato dalla situazione di crisi in quanto il fumo proveniente dall’incendio dell’adiacente costone montuoso si è diffuso nella struttura ricettiva. Pertanto, valutata la criticità della situazione, in via precauzionale e con immediatezza, il prefetto Tommaso Riccardi ha ordinato, l’evacuazione degli ospiti (circa 403 persone) che sotto il coordinamento della Capitaneria di porto tramite quattro motovedette della Guardia costiera e due della Guardia di finanza, due pescherecci locali, una imbarcazione privata di trasporto di turisti, una imbarcazione di Frontex, due gommoni privati, sono state trasportate via mare al porto di San Vito lo Capo, in quanto l’unica strada d’accesso alla struttura ricettiva era interessata dall’incendio.

Il Comune di San Vito lo Capo ha messo a disposizione la struttura del teatro per la prima accoglienza delle persone evacuate, nonché autobus per il trasporto dal porto e, cessata l’emergenza, nelle prime ore della mattinata, per il rientro nel villaggio turistico. Le operazioni di spegnimento hanno reso necessaria la richiesta di due Canadair che hanno operato alle luci dell’alba di stamani, ridimensionando il fronte del fuoco. L’attività della prefettura è proseguita fino al rientro dello stato di emergenza, mantenendosi in costante contatto con le sale operative degli enti che hanno vigilato l’area interessata.

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