(Afp)
Geoff Emerick
Trasformò la voce di John Lennon in quella del “Dalai Lama che canta su una montagna”, come gli aveva chiesto di fare per ‘Tomorrow never knows’ il fondatore dei Beatles, del cui successo è stato l’Efesto, colui che, come il Dio greco del fuoco che forgiava i metalli, ne costruiva il timbro ineguagliabile delle canzoni.
All’età di 72 anni è morto Geoff Emerick, ingegnere del suono del quartetto di Liverpool, e poi degli Ultravox, di Kate Bush, Elvis Costello, Art Garfunkel, Split Enz e Judy Garland. Emerick, riporta il Guardian, cominciò a lavorare come assistente al suono nei primi anni Sessanta, quando aveva 15 anni.
È del 1963 l’incontro con i Beatles, che tre anni dopo lo vollero alla guida del suono di ‘Revolver’, uno dei capolavori del gruppo, album psichedelico, canzoni da ‘trip’ Lsd, il simbolo della rivoluzione musicale compiuta nel rock e nel pop. “Fu una sorpresa, ero terrorizzato da una responsabilità enorme ma accettai”, raccontò Emerick in un’intervista.
Vinse la sfida, e restò a lungo con i Beatles, tranne una breve parentesi durante l’incisione di “White Album”, dovuta, spiegò, alla “atmosfera tesa” negli studi. Lennon e McCartney, però, si resero conto che non potevano fare a meno di lui, e ritornò a Abbey Road (e all’album omonimo), dove, tra l’altro, lavorò al missaggio Sgt. Pepper’. Conquistò un Grammy con uno degli album del solo McCartney, ‘Band on run’.
La fucina di Geoff Emerick ha trasformato l’incisione in studio di un album in un vero e proprio strumento musicale.
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