Stile di vita

Si è aperta la stagione delle cantine aperte

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Le “cantine aperte” si sono evolute. Meglio, arricchite. E mietono appassionati visitatori. Tanti. È tempo di vendemmia, da qui almeno almeno a novembre. In alcune zone, specie della Sicilia, nel trapanese, si è già vendemmiato entro la prima settimana di agosto. E gli enoturisti sono ora in agguato. Pronti per fare le loro esperienze d’assaggio. Ma anche per andare oltre: fare l’esperienza tradizionale dell’uva, il taglio dei tralci, vendemmie in notturna, degustazioni e bagni letteralmente nel vino. Gli appuntamenti sono centinaia, da Nord a Sud dello Stivale, da Est a Ovest. E per averne un’idea basta dare uno sguardo al programma di Cantine Aperte in Vendemmia, iniziativa promossa dal Movimento Turismo del Vino.

Che annata sarà quella della vendemmia 2019 l’abbiamo visto solo pochi giorni fa: ci sarà una produzione ridotta del 16% rispetto al 2018, ma la qualità del vino sarà molto più elevata con punte di rara eccellenza in alcune regioni, in particolare. Ora non resta che organizzarsi e Andar per… vigne, che potrebbe essere un ottimo titolo da suggerire e aggiungere alla omonima collana edita da Il Mulino.

Gli appassionati del vino premono alle porte delle cantine e sono di anno in anno in aumento in una tendenza che ormai sta diventando esponenziale. Non manca infatti chi si organizza, e così come d’inverno si prende lo spazio per una “settimana bianca” sulla neve, così tra settembre e novembre prenota la propria “settimana verde”, tutta natura ed enologia, fatta di degustazioni e acquisti di bottiglie da portarsi poi a casa e consumare durante l’inverno. Quasi una mania, ormai.

E le cantine, di fronte a questa pressione, si organizzano a propria volta. Non solo aprono le loro porte per l’accoglienza e per festeggiare la vendemmia, ma organizzano anche corsi di degustazione, degustazioni guidate di vino e anche di altri prodotti della zona, come formaggi o salumi (accade soprattutto nel veronese anche se ormai la tendenza di unire la mescita alla degustazione dei prodotti avviene un po’ ovunque), tra cestini e pic-nic per rilassarsi un po’.

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“La vendemmia diventa quasi un film ‘live’ alla tenuta Hofstätter di Tramin – Termeno (Bz) con il ‘Keller Kino’”, si può leggere ad esempio in un servizio sul Sole 24 Ore di domenica 15 settembre. Che cos’è il “Keller Kino”? Si tratta di un palcoscenico situato all’interno della cantina, in posizione sopraelevata, pronto ad accogliere gli enoappassionati “che potranno osservare dall’alto, con un calice in mano, alcuni momenti clou della produzione del vino”. Come l’arrivo dei grappoli raccolti a mano, la misurazione del grado zuccherino, la pigiatura. Il tutto “in diretta” mentre il team Hofstätter è all’opera per dare vita ai vini della nuova annata.

“Tra i momenti più emozionanti – si può leggere ancora – c’è la selezione manuale degli acini di Pinot nero: un lavoro delicatissimo, che impegna dalle 6 alle 8 persone per diverse ore, ma fondamentale per garantire la qualità dei single vineyard di questa azienda altoatesina”. Ma di particolarità simili se ne trovano a bizzeffe.

Così come le occasioni di questo genere. Ve ne sono centinaia lungo lo Stivale. C’è solo l’imbarazzo della scelta. E poiché è bene cominciare da piccoli a comprendere il valore culturale e sociale del vino, la bellezza della natura e la stagionalità dei prodotti, LaFattoria Tellus, a San Pietro a Montecchio, in Umbria, è il nuovo progetto di Famiglia Cotarella “dedicato ai bambini e alle loro famiglie”.

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vino bottiglie cantina invecchiamento (Afp) 

Fino alla fine di ottobre, questa “fattoria apre le porte al pubblico tutti i giorni – solo su prenotazione – per vivere l’esperienza della vendemmia, dalla raccolta manuale alla pigiatura in vasca con i piedi”. Il programma della giornata prevede anche una “colazione del contadino”, una “visita in cantina” per comprendere l’intero processo produttivo, un “pranzo in vigna” e “attività sportive” e “laboratoriali”.

Una fattoria didattica e al tempo stesso solidale: “Acquistando una bottiglia di Tellus Syrah – la cui etichetta reca i disegni realizzati proprio dai bambini durante i laboratori – sarà possibile sostenere il futuro Istituto dei trapianti e dei tumori infantili del Bambino Gesù di Roma”. E a breve verrà inaugurato, all’interno della tenuta, anche un parco giochi inclusivo per integrare bambini con disabilità. Ma è solo uno dei tantissimi esempi di iniziative possibili. E praticabili. 

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