Cronaca

La carta prodotta dagli scarti del kiwi fatta da un designer italiano 

carta kiwi cusano

Immaginate di poter produrre carta dalla buccia del kiwi che avete appena mangiato. O dall’uva. O ancora meglio, dal caffè. Immaginate ancora che questa carta, riciclata e amica dell’ambiente, abbia un’ottima resa e che confezionata con determinate accortezze possa dar vita a un prodotto di pregio.

E’ così che è nata l’idea di una linea di cancelleria (o di stationary, come si dice in gergo) in edizione limitata curata da Diego Cusano, disegnatore italiano con diverse collaborazioni importanti alle spalle e una creazione virale nel curriculum: la lacrima con dentro il Big Ben che disegnò dopo l’attentato di Westminster e che gli regalò visibilità anche oltre-confine.

L’esperimento ha funzionato e Cusano è diventato il primo disegnatore in Italia cui è stata commissionata la creazione di una linea di cartoleria. “E’ un grande onore. Appena iniziata la collaborazione con “Stabilo” e “Perpetua La Matita” ci siamo resi conto che le illustrazioni di questi prodotti sono sempre state affidate a stilisti o brand di abbigliamento”.

Il disegnatore social che vuole tornare agli anni ‘50

Lui, Diego, non si definisce né un disegnatore, né un illustratore, bensì un “fantasy researcher”, un ricercatore di fantasia. 32 anni, casertano di nascita e modenese di adozione, Cusano è nato e cresciuto professionalmente sui social, attraverso i quali si è fatto conoscere dai brand più noti. Ma allo stesso tempo, prende le distanze da quella realtà troppo artefatta e consumistica per creare un prodotto di nicchia realizzato in modo artigianale in stile anni ’50. “E’ tutta qui la mia filosofia che si traduce benissimo nella limited edition”, spiega all’Agi.

“Volevo realizzare i quaderni e i taccuini seguendo le antiche tradizioni e ciò è stato possibile grazie all’incontro con la Rigatoria lughese, a Thiene, in provincia di Vicenza. La signora Mariola mi ha mostrato come effettuano rilegature a mano da oltre 80 anni e ne sono rimasto colpito. Ero di fronte a quella cura del dettaglio che cercavo”.

E poi c’era il materiale la carta da valorizzare: “Ho disegnato kiwi, lavanda, mais a seconda adel materiale utilizzato”. Non solo. La sua scelta è dettata anche dalla volontà di “sensibilizzare le piccole aziende italiane che lavorano con passione, proprio come questa che mi ha aiutato a realizzare il progetto, e che purtroppo oggi vanno scomparendo”

Come si produce la carta che fa bene all’ambiente

La carta ecologica utilizzata da Cusano e impiegata dalla Rigatoria è realizzata con sottoprodotti di lavorazioni agro-industriali che sostituiscono fino al 15% della cellulosa proveniente da albero. I residui di agrumi, uva, ciliegie, lavanda, mais, olive, caffè, kiwi, nocciole e mandorle sono le materie prime naturali che, salvate dalla discarica, vengono utilizzati per la produzione di queste esclusive carte. Gli scarti agro-industriali vengono purificati, micronizzati e miscelati con cellulosa vergine e fibre riciclate post consumo certificate FSC, utilizzando elettricità idroelettrica autoprodotta.

Il disegnatore social che rifiuta il marketing

Cusano è orgoglioso delle vendite dei prodotti: “Parliamo di numeri ridotti: sono stati stampati 60 quaderni, ma ne sono rimasti solo cinque. Sono molto soddisfatto”. Il ricercatore di fantasia spiega che l’acquisto è tutto alla luce del sole: “sulle me pagine social c’è il link per acquistare i quaderni. Tutto qui.

Non sono un influencer e non mi rivedo in quella strategia di mercato per cui i marchi piazzano la pubblicità dei loro prodotti facendoli indossare o utilizzare da volti noti”. “Non mi considero un imprenditore: mi piace collaborare con brand di nicchia ma soprattutto con aziende che lavorano artigianalmente. Io stesso cerco di disegnare sempre a mano. Non mi interessa la grande distribuzione né la pubblicità bombardata attraverso le “stories” di Instagram.

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