Cronaca

Il caso del professore universitario di Siena che esalta Hitler

Docente Siena esalta Hitler

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Josef Wagner, Wilhelm Schepmann, Adolf Hitler e Victor Lutze durante un comizio a Dortmund nel 1933

Sono al centro di polemiche i tweet che esaltano il nazismo postati da Emanuele Castrucci, docente all’università di Siena, dove insegna filosofia del diritto e filosofia politica pubblica. Scrive il professore, postando una foto di Hitler che fa parlare in prima persona: “Vi hanno detto che sono stato un mostro per non farvi sapere che ho combattuto contro i veri mostri che oggi vi governano dominando il mondo”.

Numerose le reazioni contro il tweet, che chiamano in causa anche il rettore dell’ateneo, Francesco Frati. “Il professor Castrucci scrive a titolo personale e se ne assume la responsabilità”, replica il rettore. “L’università di Siena, come dimostrato in molteplici occasioni, è dichiaratamente anti-fascista e rifugge qualsiasi forma di revisionismo storico nei confronti del nazismo”.

Frati ha dato mandato agli uffici di “attivare provvedimenti adeguati alla gravità del caso” nei confronti di Castrucci” le cui “vergognose esternazioni offendono la sensibilità dell’intero Ateneo”. I ministro dell’Istruzione, Lorenzo Fioramonti, ho sentito il Rettore che gli ha comunicato l’intenzione di prendere provvedimenti.” Bene. Su queste cose non si scherza. Mai” ha scritto su Facebook il ministro.

Castrucci parla tra l’altro anche dei Protocolli dei Savi di Sion, falso documento antisemita confezionato dai servizi segreti russi dello Zar facendo la seguente considerazione: “I fatti descritti sono veri o falsi? Dal momento che quanto accade oggi nel mondo è la prova evidente che sono veri”.

L’università di Siena ha anche presentato un esposto alla procura della Repubblica in cui si fa riferimento alla legge in vigore, in particolare nella parte in cui si prevedono pene per chi fa propaganda di teorie che negano la Shoah e i crimini di genocidio.

Dopo che Frati ha parlato dell’episodio col prefetto di Siena Armando Gradone e con le autorità di polizia è stata convocata una riunione straordinaria del Senato accademico per discutere sulle decisioni da prendere. “Faccio partire l’iter per un procedimento disciplinare interno”, preannuncia il rettore, “con segnalazione al collegio di disciplina che seguirà, spero velocemente, la procedura dettata dai nostri regolamenti”.

Professore ordinario, 67 anni, ha precedentemente insegnato nelle Università di Firenze e Genova.

I suoi studi, riporta la pagina a lui dedicata su Wikipedia, riguardano principalmente l’antisemitismo, l’apologia del nazismo, la storia delle idee giuridico-politiche e hanno come oggetto temi quali le origini e le forme del pensiero giuridico europeo moderno, la ricostruzione delle linee fondamentali della teoria dello Stato tedesca del primo Novecento, le radici giuridiche e teologiche della tradizione culturale dell’Occidente. La sua ricerca riguarda inoltre alcuni aspetti costitutivi della dimensione contemporanea, quali i presupposti antropologici del politico; i fondamenti dello jus publicum Europaeum, la critica dell’ideologia dei diritti dell’uomo.

Allievo di Roman Schnur, ha contribuito alla diffusione in Italia del pensiero di Carl Schmitt, curando l’edizione italiana de ‘Il nomos della terra nel diritto internazionale dello jus publicum Europaeum’ (Milano, Adelphi 1991, con lo storico della filosofia Franco Volpi) e di Legge e giudizio. Uno studio sul problema della prassi giudiziale (Milano, Giuffrè 2016). La ricerca di Castruci è legata a filoni di pensiero riconducibili alla rivoluzione conservatrice europea.

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