
AGI – I carabinieri hanno fermato l‘uomo che ieri (lunedì), intorno 23:30, ha sparato per errore al figlio 23enne per fermare una rissa in un locale. I fatti sono avvenuti a San Gregorio di Catania, in un sito privato gestito dal 62enne, dove era in corso una festa di compleanno, alla quale stavano partecipando numerosi giovani.
Durante la serata sarebbe scoppiata una lite tra alcuni presenti e il gestore della sala eventi, nel tentativo di riportare la calma, avrebbe inizialmente cercato di placare gli animi, per poi estrarre una pistola ed esplodere alcuni colpi a scopo intimidatorio, con l’intento di interrompere la rissa. Il figlio del 62enne, che si trovava all’interno della sala, sarebbe intervenuto insieme ad altri per bloccare il padre: nella confusione l’uomo avrebbe esploso ulteriori colpi di pistola, uno dei quali avrebbe raggiunto mortalmente il 23enne, mentre un altro proiettile ha colpito a un arto inferiore un 31enne, successivamente trasportato presso una struttura ospedaliera per le cure necessarie.
Il 23enne non è sopravvissuto. Sul posto sono intervenuti i militari del Nucleo Radiomobile della Compagnia di Gravina di Catania, che hanno immediatamente fermato il 62enne. Dopo la rissa e l’omicidio, è arrivata l’aggressione a chi ha cercato di soccorrere i feriti: gli operatori del 118 intervenuti nella tarda serata di ieri (lunedì) a San Gregorio di Catania, dove il padre aveva sparato per errore al figlio nel tentativo di sedare una lite, in occasione di un omicidio e un ferimento sono stati assaliti verbalmente e l’ambulanza è stata danneggiata.
“L’ambulanza aveva a bordo un soccorritore della Seus, un medico e un infermiere. È giunta sul posto in circa 14 minuti – spiega il presidente della Seus, Riccardo Castro – tuttavia numerosi presenti hanno ugualmente puntato l’indice contro un presunto ritardo, aggredendo verbalmente i componenti dell’equipaggio. Inoltre è stato danneggiato uno dei lunotti posteriori dell’ambulanza e per questo vandalismo è stata sporta denuncia contro ignoti”.
“Con profondo rammarico – spiega aggiunge Castro – ho appreso dell’ennesimo atto di violenza nei confronti dei nostri operatori. Un fenomeno purtroppo ricorrente che suscita forte preoccupazione e indignazione. Appreso dell’iniziativa promossa da un’associazione di categoria ho deciso di recarmi giovedì 1 maggio dalle ore 10 presso alcune postazioni del 118 per incontrare i nostri autisti-soccorritori e portargli solidarietà e sostegno. Sarò al loro fianco, come sempre, nel segno del rispetto e della gratitudine per il lavoro che svolgono ogni giorno con coraggio e dedizione”.
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