Cronaca

Una nube tossica allarma la provincia di Frosinone 

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È allarme a Frosinone perla nube tossica che si è sprigionata dal rogo nel deposito di rifiuti della Mecoris, azienda che si trova nel centro del capoluogo ciociaro. 

I livelli di pm10 (valore relativo alle polveri sottili inquinanti) registrati attualmente a Frosinone sono “superiori a quelli degli indici massimi di tolleranza”. Lo spiega all’AGI il sindaco del capoluogo ciociaro, Nicola Ottaviani. “Abbiamo a disposizione un sistema di monitoraggio autonomo, diverso da quello dell’Arpa, e in questo momento non possiamo tranquillizzare la popolazione perché i dati di cui disponiamo non sono buoni, ma finché non avremo quelli definitivi non vogliamo sbilanciarci”.

Non è ancora chiaro quali siano i rifiuti trattati dalla Mecoris. “Stando a quanto risulta ad altre autorità e ad altri enti – precisa il sindaco – dovrebbe essere presente una bassa concentrazione di plastica che come è noto sprigiona diossina, ma sono notizie in contrasto con l’aumento di pm10 che noi stiamo registrando. Si tratta di livelli superiori a quelli che sono gli indici massimi di tolleranza”.

Il rogo che ha distrutto l’azienda ha indotto il sindaco Ottaviani a emettere nel corso della notte una seconda ordinanza: chiuse scuole ed asili presenti nel raggio di azione dell’impianto e vietati l’uso di acqua ed ortaggi e condizionatori. L’ordinanza prevede, in particolare, “nel raggio di Km 2 da via delle Centurie (zona Il Casale) per i successivi 15 giorni, ossia fino al 9 luglio 2019, la sospensione della raccolta ed il conseguente consumo di frutta e ortaggi e l’attingimento idrico a fini alimentari da vasche e pozzi non protetti dalla precipitazione aerea, unitamente alla disposizione del divieto di pascolo”.

Nel documento pubblicato sul sito del Comune viene rinnovato l’invito a “disattivare gli impianti di aerazione forzata e di condizionamento, oltre che a tenere chiusi gli infissi esterni (finestre e portoni) fino al momento in cui non sarà definitivamente cessata l’allerta”. Nel frattempo proseguono da parte dei Vigili del fuoco le operazioni di spegnimento all’interno dei capannoni. Le indagini, coordinate dalla procura di Frosinone, sono condotte dalla Squadra mobile e dai Carabinieri forestali.

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