Cronaca

“Stiamo per bandire concorsi per 70 mila docenti”. L’annuncio del ministro Azzolina

concorsi scuola 2020


Nicola Marfisi / AGF

Lucia Azzolini

“Stamattina ho incontrato al ministero i sindacati della scuola. Abbiamo parlato di concorsi, ma non solo. Ho spiegato loro che il lavoro è ripartito e stiamo mettendo a punto tutti i dossier. Stiamo alacremente lavorando per bandire 24 mila posti sul concorso straordinario per la secondaria di primo e secondo grado e 25 mila  sull’ordinario. C’è poi anche il concorso ordinario su infanzia e primaria. Qui il bando è pronto stiamo rivedendo la tabella dei titoli, per dare piu’ valore al servizio. C’è da predisporre anche il concorso per i docenti di religione. Stiamo per bandire concorsi, insomma, per circa 70 mila insegnanti. Non è cosa da poco”. Lo ha annunciato con un post su Facebook la ministra dell’Istruzione, Lucia Azzolina.

“Anche a livello di gestione amministrativa – ha aggiunto – chiederò il massimo sforzo possibile a chi deve occuparsi della materia. Abbiamo bisogno di queste assunzioni. Servono a dare stabilità ai docenti, alla didattica. Servono alla scuola e ai ragazzi. Così come serve certezza sul futuro. Per questo lavoreremo subito per mettere ordine nel sistema di accesso e abilitazione all’insegnamento. Su questo sto già incontrando la maggioranza in modo da avere una proposta unitaria, con l’obiettivo di dare al Paese un modello di reclutamento stabile, di qualita’, che tenga conto delle diverse platee dei soggetti interessati, fra chi ha già insegnato e chi vuole cominciare”.

“Lavoro poi – ha proseguito – per sburocratizzare e ridurre gli adempimenti amministrativi che gravano sui docenti, sui dirigenti scolastici, sui direttori dei servizi generali e amministrativi, sul personale del Ministero. E per una innovazione didattica che metta a sistema le migliori pratiche già sperimentate sul campo dai docenti. Tutto questo va fatto insieme. Noi, i sindacati, tutte le forze sociali, il personale della scuola, mettendo al centro le studentesse e gli studenti. La scuola è per loro. Ricordiamolo sempre. E faremo sempre bene”.  

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