Cronaca

Saranno aperte le tombe in Vaticano di cui si parla per il caso Orlandi

Emanuela Orlandi tombe cimitero teutonico

FILIPPO MONTEFORTE / AFP

Emanuela Orlandi

Saranno aperte l’11 luglio due tombe presenti  nel cimitero teutonico della Città del Vaticano. Lo riferisce il direttore ‘ad interim’ della Sala Stampa della Santa Sede Alessandro Gisotti. La decisione si inserisce “nell’ambito di uno dei fascicoli aperti a seguito di una denuncia della famiglia di Emanuela Orlandi che, come noto, nei mesi scorsi ha, tra l’altro, segnalato il possibile occultamento del suo cadavere nel piccolo Cimitero ubicato all’interno del territorio dello Stato Vaticano”. 

In ogni caso, “le complesse operazioni peritali fissate per il prossimo 11 luglio sono solo la prima fase di una serie di accertamenti già programmati che, dopo l’apertura delle tombe e la repertazione e catalogazione dei resti, porteranno alle perizie per stabilire la datazione dei reperti e per il confronto del Dna”.

“Siamo molto contenti di questa notizia che apprendo da lei” ha detto Laura Sgrò, legale della famiglia Orlandi raggiunta al telefono dall’AGI “Sono appena uscita da una udienza e non sapevo nulla. Attendo di avere un colloquio immediato con le autorità vaticane per apprendere altre informazioni. Un sincero e sentito ringraziamento per il Segretario di Stato vaticano, il cardinale Pietro Parolin per questo atto coraggioso”.

Nel trentaseiesimo anniversario della scomparsa di Emanuela, i familiari si erabno ritrovati in piazza Sant’Apollinare, nel centro di Roma. L’ultima inchiesta riguarda l’antica tomba presente nel cimitero teutonico e dedicata alla principessa Sofia e al principe Gustavo von Hohenlohe, nella quale qualcuno ipootizza che possano trovarsi i resti della giovane. Ad annunciare questa svolta nel caso fu proprio l’avvocato Sgrò. Il 4 marzo 2019, archiviata la storia del ritrovamento di alcune ossa nella sede della Nunziatura Apostolica, poi riconducibili a una necropoli del periodo compreso tra il 90 e il 230 dopo Cristo, la famiglia Orlandi aveva presentato un’istanza al segretario di Stato vaticano, il cardinale Parolin, per avere informazioni sulla tomba presente all’interno della Santa Sede.

Ora quindi il Vaticano indaga ufficialmente sulla vicenda. Alla tomba presente nel cimitero teutonico ci si è arrivati dopo una lettera anonima, recapitata all’avvocato Sgrò, con la foto di una tomba (senza dire quale) e il messaggio “Cercate dove indica l’angelo”. Sovrasta l’antico sepolcro la statua di un angelo (dalla datazione diversa rispetto alla tomba) che tiene in mano un foglio con la scritta in latino “Requiescat in pace”. Quotidianamente su quella lapide vengono deposti fiori e accesi lumini.

A livello penale il caso è da considerare chiuso. La richiesta di archiviazione del fascicolo è stata definitivamente accolta dalla Cassazione nel maggio del 2017. 

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