Cronaca

Roma e Parigi si beccano ancora su Leonardo da Vinci

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Ancora una volta il genio e l’eredità di Leonardo da Vinci alimentano un battibecco tra Italia e Francia.

Il nuovo scontro parte sul canale d’informazione LCI, quando il ministro della Cultura francese Franck Riester dichiara che “l’Italia presterà alla Francia l’Uomo Vitruviano e l’Autoritratto”. Affermazioni smentite a stretto giro di posta poche ore dopo dal ministro per i Beni e le attività culturali, Alberto Bonisoli, che è intervenuto dichiarando: “Sono costretto a smentire le parole del ministro della Cultura francese, Franck Riester”.

Bonisoli ha anche precisato che “nulla è stato deciso, da nessuna delle due parti, nel corso della mia visita istituzionale con il Capo dello Stato, Sergio Mattarella”.

La questione dei prestiti delle opere di Leonardo è un tema caro al ministro francese che – già il 22 gennaio scorso, durante un’intervista alla trasmissione “Stupéfiant!” su France 2 – aveva ipotizzato l’arrivo delle opere leonardesche dall’Italia.

Commentando le dichiarazioni rilasciate in quel periodo dal sottosegretario leghista ai Beni culturali Lucia Borgonzoni, Riester aveva elogiato il collega italiano affermando che Bonisoli era “molto più aperto”.

Un prestito “per valorizzare l’Italia”

Sempre durante l’intervista, Riester aveva ricordato che Leonardo da Vinci – un italiano che ha concluso i suoi giorni in Francia – era “un artista europeo” e che il prestito dei suoi quadri significa “valorizzare l’Italia”.

Il ministro francese aveva aggiunto che la scelta della data della mostra al Louvre era stata presa per lasciare la possibilità all’Italia di fare altre iniziative all’inizio dell’anno.

“Sono convinto che ci riusciremo. Se alla fine non avremo i quadri sarebbe un peccato, ma non una catastrofe”, concludeva Riester, dicendosi “favorevole” al prestito all’Italia di opere di Raffaello conservate in Francia, in vista dei 500 anni dalla morte del pittore urbinate.

Un secco no ai prestiti alla Francia è arrivato dal direttore degli Uffizi, Eike Schmidt.

“Agli Uffizi abbiamo tre capolavori di Leonardo da Vinci dipinti su tavola in legno molto delicati, che non possiamo spostare, non possiamo far viaggiare: anche il minimo cambiamento per queste opere potrebbe essere un elemento che può danneggiarle”, ha avvertito lo storico dell’arte tedesco, “questi dipinti vanno conservati nella massima sicurezza”.

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Giuseppe CACACE / AFP

L’uomo vitruviano di Leonardo Da Vinci

Scivoloni

Nel frattempo l’idea della “nazionalità francese” di Leonardo è stata riproposta maldestramente da uno dei presentatori del telegiornale di France 2, Julien Bugier, che ieri sera ha definito il maestro fiorentino “un genio francese”.

Uno scivolone che il mezzobusto ha cercato poi di minimizzare postando sui social una foto di lui intento a leggere un libro sul soggiorno di Leonardo in Francia. Il tutto accompagnato dalla frase “sto ripassando”.

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