Cronaca

Presidente, bis, staffetta e prorogation. Le parole di oggi

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HANDOUT / QUIRINALE PRESS OFFICE / AFP

Sergio Mattarella

Ci sono voluti venti giorni per cominciare a intravedere la luce in fondo al tunnel della crisi politica di agosto. Oltre alle vacanze, rischiava di saltare anche la legislatura con conseguente ritorno alle urne già in ottobre. Lo scenario, per qualcuno apocalittico e per altri salvifico, è stato sventato. Merito della capacità di negoziazione di Pd e M5s che, turandosi il naso, si sono sostenuti a vicenda (ognuno perdendo qualche pezzo) per riportare a Palazzo Chigi il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, obtorto collo per Nicola Zingaretti.

Ma merito soprattutto dell’autorevolezza del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in testa alla classifica del gradimento degli italiani. Non è però ancora finita, nonostante la benedizione del famigerato spread che si mantiene ai minimi. In attesa che Conte riceva ufficialmente l’incarico, Pd e Cinque stelle hanno ancora tante caselle da sistemare e qualche veto da smussare.

L’ormai ex vice premier e ministro dell’Interno, Matteo Salvini, che aveva scatenato la crisi, si rassegna a essere capo dell’opposizione, sgomitando con i leader di Forza Italia, Silvio Berlusconi, e di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni. Pur staccando tutti nei sondaggi.

Non sembrano invece risolversi le crisi fuori dai confini nazionali. In Gran Bretagna, il premier Boris Johnson azzarda la richiesta di sospensione del Parlamento per avere mano più libera su Brexit. La regina, a sorpresa, dà consenso. L’Amazzonia continua bruciare e il presidente Bolsonaro non smette di litigare. Con i 20 milioni del G7 vuole anche le scuse di Macron che l’avrebbe offeso.

PRESIDENTE

È la prima parola di oggi. Sergio Mattarella, presidente della Repubblica, per la seconda volta nel suo mandato ha gestito una crisi di Governo da garante della Costituzione e confermando il rispetto e la stima che hanno di lui tutti gli italiani, compresi i leader delle forze politiche che in questi giorni ha ascoltato con elegante pazienza. –

BIS

Rieccolo: torna Giuseppe Conte. Il professore, avvocato del popolo, che il 20 agosto scorso al Senato si è trasformato in un giudice d’accusa nei confronti di Salvini. E che a Biarritz, in quello che poteva essere il suo ultimo viaggio da capo del governo, ha strappato l’endorsment dei grandi del mondo. Compreso quello del presidente americano, Donald Trump, che ha speso per lui un tweet (suo organo ufficiale di comunicazione).

STAFFETTA

Nicola Zingaretti, che alla fine ha ceduto – pressato anche dalla minoranza interna dei renziana – a pronunciare il “sì” a Conte ci tiene a precisare che “non c’è alcuna staffetta da proseguire o testimone da raccogliere ma una nuova sfida da cominciare, l’inizio di una nuova stagione politica civile e sociale”. E questo si vedrà presto. –

ROUSSEAU 

Non il filosofo. La piattaforma del Movimento cinque stelle in cui si decide – o comunque si chiede il parere – agli attivisti. Torna protagonista dopo l’annuncio del capo politico Di Maio che gli iscritti avranno l’ultima parola anche sul governo con il Pd. Non si sa quando. –

RIPENSACI 

È l’appello che Zingaretti, già occupato a battagliare con i grillini, rivolge all’ex ministro Carlo Calenda che oggi è uscito dalla direzione del Pd sbattendo la porta perchè contrario al nuovo governo che sta per nascere. “Abbiamo bisogno di te”, lo ha corteggiato il segretario dei dem.

ITALIANI 

Ricorrono nei discorsi dei politici. “I 60 milioni di italiani bloccati nella crisi di agosto”, ha detto Di Maio. “Si risparmi agli italiani una lunga agonia”, ha dichiarato Salvini. “Abbiamo manifestato, ancora una volta, la necessità di ridare la parola agli italiani”, ha riferito Berlusconi. Gli italiani, in questo momento, restano pero’ attaccati ai televisori e agli smartphone. Le consultazioni al Quirinale sono seguite quanto una partita della nazionale. –

SPREAD

Sempre presente quando si parla di crisi. Il confronto con i tedeschi è il metro della situazione economica e politica italiana. E in questi giorni lo spread si mantiene basso (oggi chiude a 175,9 dopo aver segnato 173 punti, minimo da maggio 2018). Quasi a dire agli italiani “siete sulla strada giusta”. –

ERUZIONE

Non si tiene invece il vulcano Stromboli che torna a dare spettacolo e a fare paura. Turisti in fuga, ovviamente dopo aver scattato i selfie di rito

BIARRITZ

È la città francese che ha ospitato il G7. Il summit si è concluso ma gli strascichi si trascinano. Da Roma dove Salvini accusa “il premier scelto a Biarritz”; a Brasilia dove il presidente, Jair Bolsonaro, fa ancora l’offeso e rifiuta i 20 milioni che i leader del G7 gli hanno proposto per spegnere i fuochi che stanno devastando l’Amazzonia. “Se Macron non ritratta gli insulti, non li prendo”. –

PROROGATION 

È l’asso calato dal premier britannico, Johnson, per escludere il Parlamento dalla partita Brexit, chiedono una lunga sospensione fino al 14 ottobre. La regina ha acconsentito, per rispettare la prassi, ma Westminster insorge. 

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