Cronaca

L’inchiesta sul crollo di Ponte Morandi ne ha prodotta un’altra su altri due viadotti

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VINCENZO PINTO / AFP

Ponte Morandi

È stato aperto un nuovo filone d’indagine sulla tragedia del ponte Morandi. False attestazioni sui controlli dei viadotti autostradali prima e dopo il crollo. La Guardia di Finanza di Genova sta eseguendo 9 misure cautelari, perquisizioni e sequestri nell’ambito dell’indagine “bis”, scaturita dalla principale inchiesta sul disastro di Genova del 14 agosto del 2018 che ha provocato la morte di 43 persone. L’ordinanza è firmata dal giudice Angela Maria Nutini su richiesta dei pubblici ministeri Walter Cotugno e Massimo Terrile che indagano sul disastro.

L’inchiesta “bis”, scaturita dalle indagini sul crollo del ponte, aveva portato a 15 indagati tra dirigenti e tecnici di Aspi e Spea. Nel mirino della magistratura i monitoraggi su alcuni viadotti, tra cui il “Paolillo” in Puglia. Nel mirino degli inquirenti, la fondatezza dei report sullo stato dei viadotti che, secondo quanto emerso dalle indagini, sarebbero stati “edulcorati”. Oggi sono stati eseguiti 3 arresti e 6 interdittive.

La Guardia di Finanza ha spiegato che “gli approfondimenti effettuati hanno fatto emergere gravi indizi di colpevolezza in ordine ad atti pubblici redatti da pubblici ufficiali ed afferenti alle attività di controllo sui viadotti Pecetti (A26) e Paolillo (A16), reiterati anche successivamente al crollo del Ponte Morandi, per i quali sono state emesse le odierne ordinanze”. 

Sempre secondo quanto riferito dagli inquirenti: “In alcuni casi, sono emerse falsificazioni e/od omissioni concordate, finalizzate ad occultare agli ispettori del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti elementi rilevanti sulla condizione dei manufatti ed il loro stato di conservazione, in occasioni di attività ispettive e nell’ambito della vigilanza ministeriale, che avrebbero comportato una verifica globale dell’opera ed altre misure precauzionali”

Secondo quanto trapela, sono finiti ai domiciliari Massimiliano Giacobbi (Spea), Gianni Marrone (direzione VIII tronco) e Lucio Torricelli Ferretti (direzione VIII tronco). Le misure interdittive – si tratta di sospensione dai pubblici servizi per 12 mesi – riguardano invece tecnici e funzionari di Spea e Aspi: Maurizio Ceneri, Andrea IndovinoLuigi Vastola, Gaetano Di Mundo; Francesco D’Antona e Angelo Salcuni. Le misure cautelari decise dalla GdF di Genova hanno avuto come effetto il crollo di Atlantia in Borsa. Il titolo è in ribasso del 5,65% a 22,70 euro per azione.

Autostrade ha risposto con una nota che sottolinea come “i viadotti Pecetti e Paolillo sono sicuri”. In particolare, prosegue il comuniato, “sulla scorta delle informazioni fornite dalle direzioni di Tronco competenti, la società ha inviato lo scorso 4 dicembre 2018 al ministero delle Infrastrutture e Trasporti un report contenente il dettaglio degli interventi manutentivi realizzati e delle verifiche effettuate sui viadotti della rete, tra cui il Pecetti e il Paolillo. In nessun caso è stato riscontrato alcun problema riguardante la sicurezza di questi e altri viadotti oggetto di indagine, che sono stati verificati anche da società esterne specializzate in tale tipo di monitoraggi, oltre che dai competenti uffici ispettivi del Ministero”.

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