Cronaca

Leonardo da Vinci in realtà aumentata e ologrammi

leonardo da vinci milano 

Leonardo da Vinci 3D è una esperienza immersiva. Alla Fabbrica del Vapore di Milano, fino al 22 settembre, attraverso la tecnologia più avanzata, tra realtà aumentata e ologrammi, l’esposizione prodotta da Medartec e Comune di Milano, con la produzione artistica dello studio fiorentino Art Media Studio, racconta il genio vinciano, la sua vita, le sue scoperte, le sue straordinarie opere d’arte, scardinando i tradizionali confini, con luci, immagini, suoni e colori.

Pensata per i nativi digitali, la mostra sfida le barriere generazionali per rivolgersi a tutte le fasce d’età, dai Babyboomers ai Millenials, fino alla cosiddetta generazione Google. Nella seconda sala, si trova la ‘galleria’ con la riproduzione in digitale dei più famosi dipinti leonardeschi in scala reale.

Ci sono tutti, dalla Gioconda, alla Vergine delle Rocce (mancano solo il Salvator Mundi e San Giovanni), ma poiché “non è un’esposizione museale – spiegano i curatori Vincenzo Capalbo e Marilena Bertozzi – i quadri sono retroilluminati, ad alta risoluzione, nelle dimensioni originali”.

All’Ultima cena è invece dedicata una sala a parte. Ad accogliere i visitatori è lo stesso Leonardo, riprodotto in una creazione olografica a grandezza naturale, “curato nei dettagli, come l’abito damascato che arriva dalla sartoria teatrale di Firenze”, che racconta se stesso, le intuizioni e gli episodi che costellano il suo lavoro e l’epoca nella quale è vissuto. Andando avanti, il suo genio si scopre attraverso strumenti con i quali è possibile interagire.

Tra questi un maxi-libro pop-up in realtà aumentata che dialoga con le ingegnose macchine del volo e da guerra, che si animano e ‘sparano’, e il corner VR con relative postazioni Oculus che consentono di entrare virtualmente nell’affascinante mondo leonardesco.

leonardo da vinci milano 

E per i più piccoli, ma non solo, c’è anche un robot preparatissimo a rispondere a domande sulle opere del maestro. Ma solo per pochi giorni: dal 29 al 31 maggio, grazie alla partecipazione straordinaria dell’ICAR del CNR, due intelligenze artificiali dal nome ‘Al4Museum’ animeranno rispettivamente un robot e un sistema olografico, dove le opere sono fruite in modalità touchless.

Bisogna prendersi del tempo, una mezzora, e sdraiarsi nella magnifica “sala immersiva”, il cuore dell’esposizione, dove un’esplosione di proiezioni sulle pareti e sul pavimento propongono le più celebri creazioni leonardesche.

“È pensata come una sorta di chiesa con un disco centrale che rappresenta una cupola – spiegano i curatori – dove si vedono tutte le opere o anche solo dettagli, con una musica in sottofondo” si viene catturati completamente. Il percorso comprende anche una sala dedicata a Milano dove, grazie alla collaborazione con Fratelli Alinari, sono esposte foto d’epoca sui bombardamenti di Santa Maria delle Grazie, sede del Cenacolo, e la sua ricostruzione insieme alla documentazione del ritrovamento della Gioconda dopo il furto, il passaggio agli Uffizi e il definitivo ricollocamento al Louvre.

leonardo da vinci milano 

Al centro della sala è esposta inoltre una macchina storica originale dei Fratelli Alinari e alcune copie autentiche dei Codici Da Vinci. “Fabbrica del Vapore, rinata negli ultimi anni come spazio di aggregazione culturale dedicato principalmente ai più giovani, è il luogo ideale per indagare l’artista e scienziato con un linguaggio tecnologico e multimediale – ha commentato durante la presentazione la vicesindaco Anna Scavuzzo -, capace di restituire la genialità di Leonardo e farne apprezzare la straordinaria attualità, attraverso un inedito quanto innovativo sguardo”. 

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