Cronaca

La madre del bambino annegato a Mirabilandia potrebbe essere indagata

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La Procura di Ravenna ha aperto un’inchiesta per omicidio colposo in cooperazione in seguito alla morte di bimbo di 4 anni di Castrocaro (Forlì-Cesena) morto presumibilmente annegato ieri pomeriggio in una delle piscine di ‘Mirabeach‘ all’interno del parco dei divertimenti di Mirabilandia, nel Ravennate.

Gli accertamenti di investigatori ed inquirenti continuano serrati e a 360 gradi per ipotizzare eventuali responsabilità di chi doveva vigilare sul piccolo e sulla sicurezza della piscina. A breve gli inquirenti iscriveranno uno o più nomi sul registro degli indagati, un atto dovuto a garanzia delle persone coinvolte, in vista dell’autopsia prevista sul corpo del piccolo. E tra loro potrebbe esserci la madre del bambino, che potrebbe non aver vigilato su di lui. 

Un prezioso contributo all’accertamento dei fatti arriverà dai filmati delle telecamere di videosorveglianza interne al noto parco giochi. Da un primissimo e parziale esame emergerebbe come il bimbo, da solo in quel momento, si sia mano a mano ‘inoltrato’ verso la parte più profonda della piscina fino a raggiungere il metro e dieci di profondità.

“Una tragedia nella tragedia”

“Sulla dinamica dell’incidente stiamo facendo tutti i dovuti accertamenti, sarà di massima importanza il filmato che è stato realizzato dalla telecamera posta sulla piscina teatro dell’evento”, dice Alessandro Mancini, procuratore di Ravenna, “il filmato è stato acquisito, ora dobbiamo esaminarlo”. Il procuratore conferma l’apertura dell’inchiesta per “omicidio colposo, gli indagati in questo momento non sono ancora stati identificati ma è questione di poco, pochissimo, ma è probabile che tra loro ci sia anche la madre, è una tragedia nella tragedia purtroppo”.

Mancini poi analizza il possibile scenario di quanto accaduto: “quello che è sicuro è che il bimbo si è trovato da solo, come mai la madre si sia allontanata e perché è un accertamento che stiamo facendo. Tutto questo ha determinato l’accesso del piccolo a quella parte della piscina che ha una profondità di un metro e dieci, pressappoco equivalente all’altezza del bambino”. Su chi abbia visto per primo il corpicino della vittima, Mancini spiega come pare che “alcuni bambini abbiano visto il corpo per primi e da qui ne sarebbe scaturito l’intervento del bagnino, ma stiamo accertando anche questo.” 

Tutto è accaduto tra le 15.30 e le 16 quando la mamma avrebbe accompagnato il figlioletto su uno scivolo dicendogli di attendere prima di scendere. Forse attirato da qualcosa, il piccolo sarebbe scivolato nella piscina e per alcuni minuti è stato perso di vista dalla madre. Secondo la direzione del parco divertimenti, il bagnino di salvataggio sarebbe intervenuto per primo notandolo a faccia in giù nell’acqua, mentre alcuni testimoni raccontano di aver loro avvisato lo staff.

I genitori sono stati ascoltati. La piccola vittima è stata subito soccorsa dal medico del parco acquatico che gli ha praticato la rianimazione per essere poi trasportata in eliambulanza all’ospedale cittadino, morendo però durante il tragitto.

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